Ayala, Antonio Maria (1818-1887), Palermo, October 9, 1843
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
Il desiderio d’impiegar le mie forze ed anche la vita alla maggior gloria di Dio per la salvezza delle anime avea anni sono manifestato alla Paternità Vostra Molto Reverenda, e questa stessa brama ogni di più rengagliardisce nell’animo mio e mi spinge a replicar l’inchiesta. Da due anni non ho più scritto alla Paternità Vostra perché mi accorgeva, che ed Ella avea posto nel numero degli aspiranti alle missioni straniere il mio nome, che i padri nostri d’Albania, come mi scrivevano, aveami in varie lettere richiesto per compagno alla Paternità Nostra Molto Reverenda, e che non essendo ancora Sacerdote sarebbe stato inutile il tornar nella domanda. Trovandomi al presente per la divina grazia sacerdote, e non avendo altro legame che mi rattiene, se non che l’ultimo esame de Universa, credo che sia ormai opportuno il far presente non essersi mai scemata nell’animo mio quella santa voce, che m’impone di consecrarmi tutto, se Iddio per bocca dei Superiori di tanto eccelso dono mi farà degno, a profondere le mie fatiche e i miei sudori, nel dirozzare l’incolto campo della gentilità, e far loro rilucere il sole de’ Giustizia.
O padre mio molto reverendo quel vostro campo da raccogliere gloriose palme di eletti drappelli di anime non mi presentano, e le missioni fra barbari alle Teste piatte, e la repubblica argentina, e la Siria e il Maduri.
Eccomi pronto ad andare ovunque sarà per mandarmi. Confesso non esser io da tanto, né di quelle virtù fregiato che a tant’uopo richiedonsi, ma quel medesimo Iddio che mi muove a scrivere, sarà egli che mi compatirà grazia valevole da sostener il sublime incarico.
Eccomi quindi tutto nelle sue mani. Io son pronto a lasciar l’esame ad gradum, se così le piacerà. Io son pronto e attendo dalla paternità vostra quanto degnassi disporre di me. Ovunque degnerassi e vorrà mandarmi volerò giulivo riponendo la mia fiducia nel mio sostegno in Gesù e nella dolcissima Madre Maria. Confido nella protezion di Maria fare acquisto di quelle virtù che ad un Missionario sono tanto necessarie.
Padre mio eccomi nelle sue mani: nei suoi cenni riguarderò il volere di Dio. Ai suoi santi sacrifizi molti mi raccomando
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Infimo in Cristo servo
Antonio Ayala S.J.
Dal 9 Ottobre ´43
Padre Giovanni Roothaan preposito Generale della Compagnia di Gesù
Roma
Antonio Ayala S.J.