Riccadonna, Paolo Maria (1799-1863), Rome, January 25, 1830
Year
Month
Day
From (City)
From (Institution)
To
Recipient
Anterior Desire
Destination(s)
Models/Saints/Missionaries
Other Names
Left for mission lands
Language of the Letter
Links
Notes
Archive
Folder
Number
Transcription
Alla sola e somma Gloria del Cuor Santissimo di Gesù.
Dopo aver di nuovo cordialmente ringraziata Vostra Paternità Molto Reverenda dell'avermi eletto alla Missione del Monte Libano, e per proprio desiderio e per insinuazione del mio Padre Spirituale io mi inoltro a manifestarle candidamente due cose, già accennatele giorni sono a bocca; e mi vi spinge quella filiale confidenza co' miei superiori, e quell'apertura di tutti il mio interno, senza cui io mal saprei vivere nella nostra beata Compagnia.
La 1a,, Dacchè sono nella Compagnia non solo non ho mai desiderato di ricevermi a suo tempo il grado della solenne Professione; ma come ho sempre anelato a salvar quell'anime, che son più lontane dal salvarsi, così ho sempre sentito un desiderio grande di rimanermi poi nello stato di Coadjutore spirituale, se pur tanto mi sarà concesso dal Signore. E questo non già per aborrimento ad opere di studio, che anzi troppo vi fui sempre inclinato; ma prima perchè ho desiderato e stabilito di sacrificarmi sempre e tutto, quanto posso, al Cuor Santissimo di Gesù, e poi perchè così potendo facilmente esser dispensato da quella lunga e regolare e distrattiva via, che conduce a quel Grado, potessi più liberamente e quanto prima volarmene alle mie sospirate missioni: Or che mi vado invecchiando, e avvicinando alle apostoliche mie fatiche, vieppiù considerata la cosa nel Signore e trattata col mio Padre Spirituale, a Vostra Paternità apertamente la significo. Faccia Dio, che questo anticipi di tanto la mia partenza, che giunga a salvar qualche anima di più, o almeno ad anticipar la notizia o la pace del nostro Dio, a chi nol conosce o non l'ama.
La 2a,, Io non solo ringrazio ad ogni istante il Signore dell'avermi destinato alle missioni del Monte Libano; ma ancora non veggo il momento di partirne e di travagliarmi. Ciò però non vieta, che io manifesti candidamente a Vostra Paternità, che lo scopo speciale del mio lungo sospirare e chiedere già da 13 anni furono le terre più inospite e abbandonate, prive affatto di ministri vangelici, dove altri avrebber meno animo di andare. Perciò io parto pel Libano contentissimo, e fosse pur dimani, e parto ringraziandone Vostra Paternità infinitamente, ma nello stesso tempo supplicandola a servirsi del più indegno de' suoi figli per le Missioni ancor più bisognose, più remote ed inospite, e dagli altri più rifuggite o non richieste per qualunque difficoltà, che quelle avessero. E con questo io non solo vorrei, Padre mio, tutta appagare quell'ardentissima brama, che Ella ha manifestata nell'ultima Esortazione, di provvedere spiritualmente alle deserte nuove isole del Mar Pacifico; ma ancora intendo, quando Ella voglia, di presentarmi desiderosissimo per la salute di quelle remotissime ed abbandonate anime. Vostra Paternità non mi risparmi; mel comandi, anche adesso, se le piace, ovver poi là in [...], ed io volerò sulla confidenza, che ho tutta posta nell'amorosissimo Cuor di Gesucristo, per la cui anche minima gloria, laddiomercè, ho pensato, desiderato, e fermato altamente nel mio animo di voler esser vittima ancor tutta la vita, e nel più terribil modo sacrificata. Così sia.
Paolo Maria Riccadonna
Della Compagnia di Gesù Scolastico Teologo
Collegio Romano 25. gennaio 1830,,
Transcription- back
Collegio Romano 25. Gennaio 1830. // Paolo Maria Riccadonna // Missioni