Ad Maiorem Dei Gloriam

Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro

Pax Christi

Soave, consolante notizia ricevetti in questi giorni per parte del mio Padre Rettore. Laetatus sum in his, que dicta sunt mihi. Le mie suppliche sono in parte esaudite, i miei desiderii soddisfatti. Benedictus Deus in donis suis. Misericordias Domini in aeternum cantabo. Già mi sembra di trovarmi in mezzo a quelle povere anime, già parmi d’adoprarmi intorno ad esse. Ponga Dio compimento alle sue misericordie, e quanto prima splenda quel sospirato giorno. È sì grande la letizia, di cui va colmo il mio cuore per vedermi annoverato nel catalogo dei candidati delle estere missioni, che non ho espressioni adeguate, con cui manifestarla a Vostra Paternità Molto Reverenda. Le invio i più sinceri e fervidi ringraziamenti; e non lascerò d’applicarle parecchie Comunioni in attestato di gratitudine per tanto favore.

Deh, raccomandi ai Cuori Santissimi di Gesù e di Maria un suo figlio, che desidera sacrificarsi per loro; che desidera faticare nella vigna del Signore e per compensare in qualche modo le trascorse infedeltà, e perché non torni del tutto infruttuoso quel Sangue, che con tanta profusione ed onore sparse l’innamorato Gesù per la salute di tutto il mondo. Potessi io frattanto procurarmi quel capitale di sode virtù, che a tanto ministero si richiede, potessi investirmi del vero spirito della Compagnia, potessi osservare e praticare a dovere quella regola undecima, al cui osservanza mi vien cotanto inculcata da’ miei Superiori. Il tutto spero nei Cuori di Gesù e di Maria e nelle orazioni della Paternità Vostra Molto Reverenda; e baciandole la mano imploro la paterna benedizione, e mi protesto umilmente qual sono

di Vostra Paternità Molto Reverenda

Infimo Servo e Figlio

Giovanni Mai della Compagnia di Gesù