Molto Reverendo Padre Generale

A scarico di coscienza giudico in Domino di manifestarle quanto segue.

Sappia che circa la metà del mio noviziato in occasione di grave malatia, nella novena di San Francesco Saverio feci per consiglio del Maestro de’ novizj, un voto d’esibirmi alla Paternità Vostra Molto Reverenda senza restrizione alcuna per qualunque cosa fosse per giudicare.

Ora accostandosi il tempo circa il quale lo stesso Padre Maestro mi disse di manifestarlo a Vostra Paternità lo faccio nella presente.

Non perché credo che un tal voto mi stringa più con Vostra paternità, e colla Compagnia: ma unicamente ora glielo manifesto perché il sulodato Maestro, persona santa e prudente così mi disse, e perché forse avrà conosciuto che conveniva che così facessi.

Intanto bramando a quel voto una particolare efficacia per vie maggiormente unirmi alla Paternità Vostra e alla Compagnia

sono pieno di stima e d’affetto della Paternità Vostra Molto Reverenda.

Servo e figlio in Cristo

Fratello Antonio Maria Giunchi Societatis Jesu

21 Luglio 1844

Collegio Romano