Olivas, Giovanni Battista (1817-1884), Sassari, August 25, 1843
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Molto Reverendo in Cristo Padre:
Pax Christi
Questa è la prima volta che ho il piacere di scrivere alla Paternità Vostra Molto Reverenda ed il motivo che a ciò fare mi ha spinto, spero che non riuscirà a Vostra Paternità discaro. E senza più vengo al mio intento: Dopo che fui dai Superiori nel 1839. applicato a far la scuola Infima di Grammatica, fui sorpreso da un attacco pettorale che mi cagionò in diversi tempi qualche vomito di sangue. Trovandomi un giorno a letto, fissai lo sguardo in una immagine di San Francesco Saverio che aveva nella stanza, e mi venne il desiderio di far in ossequio del Santo il voto di domandar le Missioni, affine d’obbligarlo, quasi direi, ad impetrarmi colla sua intercessione una perfetta guarigione. Comunicai questo mio desiderio col Padre Spirituale, il quale mi consigliò che invece del voto facesse piuttosto in ossequio del Santo, un proposito di domandar a Vostra Paternità Molto Reverenda dopo che fosse perfettamente guarito le Missioni, rimanendo pari sempre indifferente alla disposizione della Santa Ubbidienza.
Così stabilii dentro di me stesso, e dopo due giorni mi levai dal letto. Feci alcuni mesi di convalescenza, finché sentendomi già assai meglio, fui applicato dai Superiori ad altrui uffizi meno gravosi della Scuola fino all’Ottobre del 1842. nel qual tempo sentendomi affatto ristabilito, mi fù assegnata di bel nuovo la scuola d’Infima, la quale ho fatto in quest’anno 1843. con alacrità di spirito e con buona salute; sebbene sia vero che per voler faticar troppo abbia dato di bel nuovo qualche sputo di sangue; ma con(a) un poco di riposo tutto passò.
Sebbene sia vero che gli sputi di sangue, non mi cagionarono mai una stilla di febbre. Ora si è finito l’anno scolastico, ed io mi sento in fatto di salute bene, benissimo.
Sicché memore di ciò che aveva promesso a San Francesco Saverio, se otteneva una perfetta guarigione, espongo a Vostra Paternità Molto Reverenda le mie intenzioni di andar alle Missioni, e non a queste o quelle altre in particolare, ma in qualunque parte del Mondo Vostra Paternità mi destinasse.
E a dir il vero, a ciò domandar, non mi muovevano certi desideri ed inclinazioni per le Missioni, che hanno taluni della Compagnia e che li considerano come una seconda vocazione a siffatti Ministeri. Io confesso il vero, che siffatte inclinazioni non le sento in me, sono indifferente in abbracciare così le Missioni come qualunque altro uffizio che mi venga imposto. Sicchè il puro ed unico motivo che a domandar le missioni mi ha mosso, si è il proposito di sopra mentovato, concepito in ossequi di San Francesco Xaverio, per la salute riacquistata. Mi metto pertanto nelle mani della Paternità Vostra Molto Reverenda come un bastone da vecchio.
Vostra Paternità potrà rilevar facilmente dal catalogo della mia Provincia, essere io uno dei soggetti che appartengono alla fù Provincia di Spagna.
Ai Santissimi Sacrifizi ed alle Orazioni di Vostra Paternità Molto Reverenda molto mi raccomando
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Giovanni Battista Olivas Societatis Jesu
Sassari li 25. Agosto 1843.
(a) con nell'interrigo
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(Soli)
Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Padre Giovanni Roothaan // Preposito Generale della Compagnia di Gesù in // Roma.