Lazari, Giacomo, Palermo, July 21, 1642
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Molto Reverendo Padre Nostro in Cristo
Pax Christi
Ringratio humilmente Vostra Paternità della memoria che tiene di me nelle lettere al mio Padre Rettore e Padre Provinciale ma vorria che anche si ricordase di consolarmi quanto prima con mandarmi alle da me tanto bramate Indie. conto li giorni et hore, e mi pare che […]ano a passare fino che vengi da Vostra Paternità la da me desiderata nova di partenza, ogni posta domando che nova sia venuta, ogni lettera mi credo esse questa che mi ha da passare la mia allegrezza, ma sempre le trovo vote di quella, et io resto con piu desiderio. quante volte mi lamento della mia negligenza che se quella non fosse stata senza fine adesso mi ritroveria in possesso di tanto bene. Spesso mi lamento del loco dove mi ritrovo cosi lontano da Vostra Paternità che bisogno che passino duo mesi per potere havere qualche risposta. volintieri se pure a Vostra Paternità piacesse cambieria con qualcheduno della Provincia di Napoli, non per altro se non perche mi troveria piu pronto, e nell’occorrenze piu spedito a quanto da Vostra Paternità intorno alla mia domanda mi venisse comandato, ho visto con l’esperienza, che quanto piu vicini sono, tanto piu occasioni hanno di ottenere quello che santamente desiderano. 2° perche questo saria piu mia consolatione, stando lontano da parenti e conoscenti haveria piu occasione di dedicarmi, e darmi tutto al mio Signore insino che fossi da Vostra Paternità chiamato. ho proposto il mio desiderio ma mi sottopongo a quanto da Vostra Paternità mi sarà comandato, ne altro desidero se non che essere dalla Santa obedienza manegiato, e mosso. Dico con ogni sincerità a Vostra Paternità non le cose che pretendo, e quello che fò non lo pretendo per altro fine se non per ottenere quanto prima la desiderata missione, e però la prego, e per amore delle piaghe di Cristo la supplico che mi vogli consolare, e nelle suoi santi orationi, e sacrificii pregare il Signore per questo indegno suo figlio nel Signore.
Di Vostra Paternità
Indegno figlio e servo
Giacomo Lazari
Palermo 21 di luglio 1642.