Stella, Marco, Caltagirone, April 15, 1624
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Molto Reverendo in Cristo Padre
Pax Christi
Con l’occasione della partita per Roma di M[aestro] Giovanne Scorse mio Commaestro chiamato da Vostra Paternità (come si crede per l’Indie, non ho voluto lasciare di tornare à scrivere a Vostra Paternità (conforme alcuni giorni àdietro hò scritto) è proporgli il mio desiderio della felicissima Missione delle Indie con tale caldeza. come se mai per l’innanzi glielo havessi proposto. E se queste mie così spesse, et importune lettere gli recassero fastidio: prego Vostra Paternità per amor del Buon Giesù, che mi vogli iscusare. imperoche vim patior. Et oh che dolce, et amorosa violenza; che non mi lascia, ne lascierà punto quietare, finche non sarò da Vostra Paternità conforme al mio desiderio consolato. Che vole, che io dica? ò vero che posso dire della grandeza, e vehemenza di questo mio desiderio? ò che il Signore, che me l’ha communicato si degnasse con la sua divina, et infocata lingua parlare nel cuore di Vostra Paternità è lui, che puo’ gli spiegasse, quale, è quanta sia la fiamma, che interiormente mi consuma. o quanto mi terrei sicuro di dovera essere fra puoco consolato: Che dirò dell’ardente brama di spargere il sangue per colui, che prima per me in una dura Croce per amore lo sparse? Che del zelo di tante anime, che si perdono, quali mi rompono, et inteneriscono il cuore? Che del desiderio della mia salute che per questo solo mezo da Dio inspiratomi parmi haver da conseguire? et in somma tutto il bene da questo solo parmi, che dependa, è da’ una parola, che da Vostra Paternità aspetto, se i miei peccati non la impediranno, è questa è (Veni) O parola dolce, et alle orecchie miei gratissima, per la quale anderia etiamdio à piedi per insino all’Indie, per seguire il mio dolce Giesù, che dolcemente mi invita, è con soda speranza mi conforta. Non dirò più altro, potrà sentire il resto da M[aestro] Giovannè Scorso à Vostra Paternità adesso (come in Domino giudicherà) toccherà quanto prima consolarmi come nel nome del Signore è della Santissima sua Madre ne la supplico. alli santissimi sacrificij, et orationi di Vostra Paternità molto da cuore mi raccomando.
Di Vostra Paternità
Servo nel Signore
Marco Stella.
Caltagerone. 15. d’Aprile 1624.
(a) dover nell’interrigo