Stella, Marco, Caltagirone, April 9, 1624
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Molto Reverendo in Cristo Padre
Pax Christi
La lettera, che Sua Paternità si degnò mandarmi in risposta della mia, hà cagionato in me due effetti molto tra di loro diversi: il primo di grandissima, et eccessiva allegreza; si per conoscere in quelle puoche righe le viscere del mio amorevolissimo Padre; come anche per la speranza, che mi dà di havermi dà consolare. Mà fra tanta allegreza, è giubilo dal mio core non posso non confessare, che vi sta mescolata una incredibile tristeza (che è il secondo effetto) vedendo, che per li miei innumerabili peccati, et ingratitudiniverso il mio Dolcissimo signore, (à cui tutto cio attribuir si deve) mi viene differita la somma delli miei desiderij: e questa tristeza ultimamente hà ricevuto maggior aumento; vedendo, che Sua Paternità chiama adesso altri, e non me per questa così felice Missione. E se bene io conosco, che non è in me quelo merito, che hanno questi servi del Signore per esser in questa maniera consolati; spinto nondimeno dal desiderio, è dalla fiamma, che hò dentro del petto hò havuto ardire di sfogare il core con Sua Paternità è pregarla con tutto l’affetto possibile in visceribus Iesu Christi, et per merita Beatae Verginis Matris meę che insieme con gli altri per questa volta di degni consolarmi. È sappia (il che sinceramente gli dico come à Padre dell’a anima mia) che mi sento tanto crescere in me questa fiamma, che anderia etiandio à piedi, se mi fosse lecito. è se questa fusse troppa essageratione al credere di Vostra Paternità; almeno si assicuri di questo, che mi offerisco volentierissimamente (massime se non convenisse adesso multiplicare il numero de’ Missionanti) per Garzone di essi, e per servirli, è portargli le Bagaglie; è cosi glie[lo] prometto nel Cospetto del Signore il quale priego, che non guardi le forze, et habiltà mia, che sono nulle per tale impresa, ma la sua gran Misericordia, e mi elegga per mezo di Vostra Paternità come si è degnato communicarmi questo cossi fervente desiderio per maggior gloria sua. Molte altre parole [giungeria], se non dubitassi fastidirla. ma io le taccio; la Beatissima Vergine mia [principale] advocata in questo negotio parlerà per me nel core di Vostra Paternità. alli Santi sacrificij, et orationi molto mi raccomando.
Di Vostra Paternità
Servo nel Signore
Marco Stella.
Caltagerone 9. di Aprile 1624.