Spinelli, Luigi, Palermo, August 4, 1641
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Molto Reverendo in Christo Padre Nostro
Pax Christi
Per l’amore del Signore prego con ogni instanza a Vostra Paternità che mi perdoni del fastidio che li dono con tante lettere, e scusi a me poverello che muoro, per il desiderio che ho d’essere consolato da Vostra Paternità Padre Nostro mi dona tale fervore il Signore, congiunto con tali sproni, che tengo di [conto] che se parlassi di presenza con Vostra Paternità, senza altro haveria conpassione di me, e mi consolaria, concedendomi quel tanto che di quando entrai nella Compagnia, che sono 14 anni, che bramo, e Vostra Paternità per sua carità, per lo spatio di anni 8 mi promesse, dandomi ferma speranza nelle sue lettere che essendoci occasione, condescenderia alla mia dimanda, l’occasione adesso è venuta si che parmi tempo d’andare dove è il mio cuore, e dove il Signore così ardentemente mi chiama che non ho parole perpoterlo spiegare. Ó Dio quando sarà quelli hora beata! Ó se Vostra Paternità vedesse quel fuoco che hò dentro il cuore!parlo confidentemente, e come figlio a padre. Per l’amore d’iddio, padre Nostro, consolami, che ne lo prego, inginocchioni con le lacrime agli occhi, e con il maggior affetto che so e posso; e caso che per qualche accidente (il che nol permetta l’infinita misericordia d’iddio) si diferisse diferisse questa missione della Cina, Vostra Paternità almeno mi facci carità di darmi questa felice novella d’avvisarmi d’adesso per quando sarà. Ma spero che il Signore, havendo pietà delle lacrime di alcuni Indiani che sono in in questo Collegio, liquali veramente effundunt anim[as] nel conspetto d’iddio, leverà ogni impedimento acciò il Demonio non vinca in mettere ostacolo a si gloriosa impresa. Fornisco con supplicare di novo a Vostra Paternità che habbia di me pietà. Io adesso sto imparando la lingua spagnola. Li dimando la sua santa Beneditione, e mi raccomando alli suoi santi Sacrifitii, et orationi.
Di Vostra Paternità
Indegno figlio
Luigi Spinelli
Palermo 4 di Agosto 1641