Spinelli, Luigi, Palermo, September 23, 1641
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Molto Reverendo in Christo Padre Nostro
Pax Christi
Sento che alcuni sono già stati avvisati per la China, e quali affetti non ha caggionato dentro l'anima mia l'avviso di costoro, La sorte de quali ó quanto invidio? Fortunati e ben mille volte felici. Io considerando li mei gravi peccati, ben degni di mille inferni, dubiteria dell'[esclusiva] di si felice sorte, se il Sangue pretiosissimo di Christo, e la Santissima Vergine non mi dassero animo ad aspirare a sì avventurata gratia. Ó che fossi uccello, Padre nostro acciò volando venissi a manifestargli a bocca l'ardente mio desiderio che ho d'essere assignato per schiavo di questi veri figli della Compagnia, che questo è quello chea bramo come tante volte c'ho scritto! So di certo che Vostra Paternità movendosi a pietà di me poverello, che ardo di desiderio, mi concederia la bramata gratia a la desiderata China. Ma che? dunque la lontananza mi negarà quel tanto che mi promette la bontà del Signore e la carità di Vostra Paternità? nol permetta Iddio, spero che sarò consolato e tale consolatione con lacrime di sangue dimando da Vostra Paternità. Sì sì, padre nostro, me la dia per quanto ama il Santissimo Sangue di Christo e la Santissima Vergine, Sant'Ignatio, San Xaverio, Beato Luigi e il suo Angelo Custode, e giache n'ho fatto voto come Vostra Paternità sa, degnasi a concedermi l'essecutione, acciò facendo di tutto me stesso un perfetto holocausto al Signore, intieramente meb gle li l'offerisca, conforme desidero e bramo. Ó Iddio e quanto? voi il sapete, spiegatelo voi a Nostro Padre. Li dimando la sua santa benedittione, alli santi Sacrificij et orationi di vostrapaternità mi raccomando.
Di Vostra Paternità
Indegno figlio
Luigi Spinelli
Palermo 23 di settembre 1641
(a) che nell’interrigo
(b) me nell’interrigo