Amodei, Benedetto, Palermo, July 6, 1616
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Al Molto Reverendo in Christo Padre
Pax Christi
Il Saluto, che sua paternita mi diede per una al Padre Cesare Cosso allora [vice provinciale], mi apportò tanto contento, quanto ne sole arreccare speranza certa di cosa tanto tempo bramata, poiche saluto tale in risposta, duna risoluta dimanda all Indie, si sole da noi stimare, per accettatione tra quelli, che sono destinati aquelle felicissime contrade. pregho adesso sua Paternita compischi il saluto, che amorevolmente mandò, et il mio desiderio, ch ogni giorno via piu cresce, et in questo tempo in particolare di nove della China, et Giappone. ne permetta più ch’habbij da invidiare altri chiamandoli felicissimi, et ben avventurati me infelicissimo et disgratiato. il Signore inspiri a sua Paternita il mandarmi si come ha inspirato anco il voler’andare.
Per sodisfa[re] in parte conqueste poche linee al mio gran desiderio, vengho adesso con altre tante acompire l’officio che tengo, per non si trovar altri, di consultore nel Novitiato dando un breve raguaglio a sua Paternita di questa casa. laquale per gratia del Signore mi pare che camini bene in tutte le cose che deve. li Novitij universalmente sono frequenti nelle mortificationi publiche et private, hano bisogno di freno: nella oratione sono cosi ben [avvezzi], che non solamente la fanno loro et bene, ma la sanno felicemente insegnare aglaltri sanno ben parlare et ragionare di cose spirituali, ne questo solo fanno nel Novitiato ma lo conservano di fuori ancora nelli studij restando li Superiori loro ne restano sodisfatti, et contenti. tutto questo da due cose mi par che venga, et dalla bona elettione che ha fatto il nostro Padre Provinciale di bonissimi suggetti, et dalla bona instruttione del nostro Padre Rettore alquale mi pare [s]i habbj dato il dono di insegnare le [...] con tanta assiduità, et diligentia che mi fa stupire. et quello che piu importa gli da dottrine sode, et massiccie, et nelli particolari et comuni ragionamenti, [prevedendo], cosa necessaria, con l’esempio, in fine talmente si diporta che si fa amare datutti, et temere. questo equello che mi ha parso scrivere a sua paternita per maggior gloria di sua divina Maestà, lasciando di dire degl’altri Esercitj secondo luso delli Novitiati, che sisono fatti con gran studio per non esser piu lungo. al Signore sia quello che ame facci cercare la sua gloria nelle Indie, et feliciti il governo di sua Paternita cosi bene incominciato.
Di Vostra Paternità
Servo indegnissimo
Benedetto Amodei
di Palermo adi 6 di luglio 1616.
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Palermo 6 di luglio 1616 // Padre Benedetto Amo[dei] // amodei […] // 1. Insalutato per l’Indie replica // la dimanda. // 2. da ottime nuove delli Novitij // e Superiori
Al Molto Reverendo in Christo Padre il Padre Mutio Vi-//telleschi Preposito Generale della // Compagnia di Giesu // Roma.