Molto Reverendo Padre Nostro in Christo

Ricorro humilissimamente a Vostra Paternità, acciò colle sue viscere paterne consoli me indegnissimo suo figlio, et uno delli più ingrati verso di Dio Benedetto, che siano nel mondo.
Vostra Paternità scusi la mia grandissima importunità, perche li favori, quali Nostro Signore si degna farmi, con tutto che veda la mia eccessiva ingratitudine, e quanto mi abuso della sua infinita bontà e Misericordia; m’aumentano fiamme cossì grandi, che mi sento tutto abbruggiare di desiderio d’espormi a mille morti per sua gloria, e salvare dell’anime: tanto più, quando considero la mia ingratitudine della vita passata, e quanto il mio Caro Signore hà voluto patire per me, e quanto ardentemente mi hà amato; per il che supplico con ogni affetto et efficacia Vostra Paternità, che mi voglia aiutare à corrispondere in qualche picciola parte al mio Signore, il quale mi chiama all’Indie orientali, come altre volte ho scritto a Vostra Paternità, con tanta efficacia, che mi par di non poter vivere lungo tempo dentro di questo fuoco.. Conche buttato ai suoi piedi li domando questa grazia per il sangue di Giesù Christo, e facendoli humilissima riverenza, alli Santi Sacrificij et orazioni di Vostra Paternità mi raccomando

Di Vostra Paternità

Indegnissimo figlio e servo in Cristo

Domenico Focito

Chieti 12 d’Agosto 1648.

Chieti 12 d’Agosto 1648 // Domenico Fucito // Indie

Al molto Reverendo Padre Nostro in Cristo Il Padre // Vincenzo Carrafa Preposito // Generale della Compagnia di Giesú // Aquila per // Roma