Bianchi, Gasparo, Milan, June 29, 1650

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29

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49

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Molto Reverendo in Christo Padre Nostro

Pax Christi

Insieme con l’Holocausto de Santi Voti rinnovati questa mattina nelle mani del nostro Padre Provinciale, un’altra oblatione mi da desiderio Dio Nostro Signore di fare, o piu tosto rinnovare nelle mani ancora di Vostra Paternità. La Divina Maestà, sieme alla mia prima vocatione alla Compagnia unì ancora quella delle Indie, cosi la sua infinita misericordia nello spatio di dodici anni, che vivo nella Compagnia mi ha sempre conservata viva nel cuore simile vocatione apostolica, con sempre più infiammati desiderij: Ne altro stimolo più efficace per l’acquisto della religiosa perfettione hò io sin hora sperimentato. Quando tal volta nel divino cospetto penso all’honore da me tolto al mio Creatore con le mie iniquità, tal speranza concepisco della di lui ineffabile Bonta, e Misericordia, che habbi da venir finalmente un giorno, nel quale col sagrificio di mia propria vita gli renda la sua dovuta gloria, e paghi si gravi debiti nel piu perfetto modo, cioe col sangue. Prostrato adonque a piedi di Vostra Paternità rinnovo L’oblatione, e l’instanza, la quale gìa feci l’anno 1646. al Padre Vincenzo Caraffa di santa memoria; E benchè il mio desiderio tenda principalmente alle missioni dell’Indie Orientali, e del Giappone, per esser quelli di San Francesco Xaverio, tuttavia con ogni indifferenza m’offero prontissimo a tutte in qualsivoglia parte del mondo. Et a fare simile dimanda, o piu tosto proposta del mio desiderio altro

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non mi stimola, che lo scrupolo di grave ingratitudine, in che potrei offendere; impercioche se la Vocatione alle Apostoliche Missioni delle Indie è uno de più proprij, e piu pretiesi talenti, che si communichino dalla Divina Maestà a quei della Compagnia accio con esso trafficando noi, l’albero della croce di Giesu Christo renda copiosi frutti di Redenzione, anco tra Gentili, Confido, che dall’haverlo io scoperto, e quasiche consegnato nelle mani di Vostra Paternitàin cui sta farlo, o non farlo trafficare, e fruttare, non sarò ripreso nella mia morte, e castigato da Christo come quel servo pigro, che mise sòtterra il talento del suo padrone. Concedami Il signore Iddio che tutte le forze dell’anima mia a questo solo mirino d’adempire perfettamente l’obedienza santa, sicurissima guida al Cielo. Conche […] altro non occorrendomi per hora, a Vostra Paternità la santa benedittione humilmente dimando.

Di Vostra Paternità

Indegnissimo figlio nel Signore

Gasparo Bianchi.

Milano 29. di giugno 1650.

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Milano 29 di Giugno 1650 // Gaspare bianco // Indie

Al Molto Reverendo Padre Nostro in Christo il Padre Francesco // Piccolomini Generale della Compagnia di // GIESU. // Roma

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“Bianchi, Gasparo, Milan, June 29, 1650,” ARSI, FG 746, 49, Digital Indipetae Database, accessed November 21, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/2644. Transcribed by AC and EF.