Guarini, Francesco, Naples, December 31, 1651
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Molto Reverendo in Christo Padre nostro
Pax Christi
Il desiderio, che Iddio Nostro Signore m’hà dato di sodisfare in parte al molto, che li devo, e d’impiegarmi tutto in servirlo, come ad esso più piace, m’hà spinto a scrivere questi pochi versi per dichiarare a Vostra Paternità quel che desidero, acciò possa corrispondere alle divine inspirationi. La prima cosa dunque che desidero, come in un’altra le scrissi, è che nell’occasioni si ricordi o Vostra Paternità della vocatione, che Iddio per somma sua bontà m’hà concesso d’andare a faticare in suo servitio nell’Indie, et in paesi dè Gentili per bene delle loro anime; e che non permetta, che questo dono, che hò ricevuto dalla mano liberalissima di Dio, di questa vocatione non si stenda più oltre d’un puro desiderio. e di questo non le scrivo più allungo per havercelo in altra occasione significato; si che passo alla seconda cosa, della quale con tanta maggior instanza, et efficacia ne la prego, quanto che la speditione di questa non patisce molta dilatione, et anche perche non meno della prima m’è a cuore per depender da questa tanto mio bene spirituale. Io hò havuto sorte di trovarmi studiando in questi tempi la Philosophia, ne’ quali conforme all’ordine della Congregatione generale in questa nostra provincia si studia questa stando nel ritiramento, come sin’adesso hò studiato con non piccolo giovamento dell’anima mia. ciò che hora temo è, che per quanto hò sentito è che parte di quel tempo, che mi resta di Philosophia non l’habbia a studiare nel medesimo ritiramento. Il che m’è di tanto maggior pena, quanto è stato il bene, che hò esperimentato seguirne all’anima mia dallo stare in questo luogo. Quello dunque, che per amor di Dio supplico Vostra Paternità è, che mi voglia assicurare, e promettere, che mi farà finire questo corso di Philosophia, come l’hò cominciato, in tanto che se col tempo mi volessero i superiori di quì cacciar fuori da questo ritiramento prima di finir in esso la Philosophia, possa allegar loro la gratia concessami da Vostra Paternità di star in Quatriennio fin che compisca i studij presenti, la quale accio possà godere più sicuramente, Vostra Paternità potria di ciòa scriverne una parola al nostro Padre provinciale, acciò cosi con piena contentezza possa deporre ogni sospetto, che potrei concepire intorno a questo negotio, che non mi pare porti difficoltà alcuna, anzi convenienza per cercar cosa, che m’è dovuta, e v’hò qualche raggione posto quello, che si è ultimamente stabilito circa questa materia. Si che dandomi Vostra Paternità questa sì raggionevole consolatione, della quale non potrei nello stato presente riceverne maggiore, m’aggiuterà, acciò [m’asso] di maggiormente in quelle virtù, che Iddio ricerca dà quelli della Compagnia et io m’obligo a pregare instantemente Sua Divina Maestà per la sua persona, acciò l’assista sempre, e seguiti a favorirla come fin’hora hà fatto, e con questo finisco chiedendole humilmente la sua Santa benedittione.
Di Vostra Paternità
Indegnissimo figlio in Christo
Francesco Guarini
Napoli 31 decembre 1651
(a) di ciò nell’interrigo
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Napoli 31 decembre 165[0] // Francesco Guarini // Indie // resta nel quadriennio
Al Molto Reverendo in Christo Padre nostro il // Padre Francesco Piccolomini Gene//rale della Compagnia di Giesù // Roma