Bernardoni, Francesco, Castiglione, January 20, 1650
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Molto Reverendo Padre Nostro In Christo
Pax Christi
Non potrei facilmente spiegare l’allegrezza del mio cuore nella elettione della Paternità Sua dalla quale spetto l’adempimento de miei longhi desiderij, de quali, per essere à bastanza informato, essendomi stato et amorevolissimo superiore, et amatissimo Padre, non occorre, che quì ripeti.
Solo la vorrei pregare in visceribus Iesu Christi, Beatissimę Matris, et per amore del mio Santissimo Apostolo delle Indie, à ricordarsi di me povero bandito, e che vedendo la terra di Promissione, ne fui cacciato. Le repplicate mie istanze à due ultimi Padri Generali di felice memoria, mi fecero ottenere quello, che piango perduto: e l’assicuro, che l’afflitto mio cuore non può star quieto, insino che non sarà al suo centro delle sospirate Indie. Io mi sento /ò Padre Nostro/ ogni giorno in varie occasioni à dare tali assalti nel cuore, che mi fanno sospirare profondamente, e mi sento, ad’avampare d’una fiamma ardentissima che però vado temprAndo con la speranza, che hò tutta, tutta, tutta nella pietosissima, et amorevolissima carità della Paternità Sua che sò, che non saprà, per essermi stato Padre sì buono, in questa mia ultima volontà, defraudarmi del mio intento. Il Padre Vicenzo Caraffa Nostro [amore.to] Generale nelle sue che tengo, m’assicura, e promette; che nelle prime mosse, io sarei stato uno degli eletti per le Indie, e diceva d’haverne già ragione, per esservi già andato in parte, ma di poi nella commune disgratia scacciato, e
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che stassi sicuro, che havrei l’intento; ma essendomi morto un tale amantissimo mio Padre, ohime che con lui cadetero le mie speranze; ma si sono ravivate nella Persona della Paternità Sua avanti alla quale prostrata con le lagrime sù gli occhi ne supplico d’una minima lettera dell’alfebetto uno I. che subito ne volo, ne mi potrànno trattenere intoppo alcuno; son pronto à far tutto questo viaggio à piedi, senza altro che con con la confidanza in Dio. Ecce ego, mitte me. Vero è, che troppo ardisco, ma mi sento à consumare, e ben trovo non potere scancellare le mie infinite colpe, che con il sangue, ò à contante di sudori. Ò Padre Generale consoli questo mio afflitto cuore, e massime, che costì vi è [Il] Padre Alessandro Rodes, con il quale hò già parlato in Parma, e mi hà promesso, d’aiutarmi; et mi hà eletto per uno di quegli che desidera. Ne diedi al detto Padre lettere per il Padre Generale di felice memoria ma havendolo trovato già morto, forsi l’havra data alla Paternità Vostra.Se altro motivo non la movesse, almeno la movi, il concedere à me quello, che al mio Santo Parente Santo Francesco d’Assisi nonfù concesso, d’andare nelle Indie, come tanto desiderava, che l’assicuro, che ne riceverà dal Santo il guiderdone, credendo adempiuti i suoi desiderij in un suo Parente Carissimo. Mi perdoni se hò arrecato disturbo à maggiori suoi negotii. E prostrato à suoi piedi ne chiedo la sua Benedittione, et adempimento de miei desiderii. Offro à Vostra Paternità per tutta la mia vita nella Santa Messa una continua memoria della Paternità Sua […]
Della Paternità Sua
Servo Indegno nel Signore
Francesco Bernardoni +
Castiglione 20 Gennaro 1650Transcription- back
Castiglione 20 del 1650 // [fratello] Francesco Bernardoni // si rallegra // Indie
Al Molto Reverendo Padre Nostro In Christo: Il // Padre Francesco Piccolomini Generale della Compagnia // di Giesù // Roma