Molto Reverendo Padre Nostro in Christo

Pax Christi

Il ricordarmi della promessa, che Vostra Paternità mi fece ritornato da Siviglia l’anno passato, di rimandarmi in qualche occasione ò alla medema Provincia del Paraguai, ò all’Oriente, dove il mio spirito più anhela, come le significai, come le significai; e gli ardenti miei desiderii, mi stimulano, à scrivere la presente mia lettera alla Paternità Sua si per ricordarli di me povero sbandito dall’occidente, si anche à pregarla di un qualche cantonzino nell’aprirsi la China, come hò con sommo mio contento udito; le ottime nuove di quella mi aggiongono al cuore tanti stimoli, che più non posso tenergli coperti, e che non prorompi ecce ego, mitte me. [forsi] Padre Nostro l’oriente mi abbracciarà rifiutato dall’Occidente? Oh che troppo [forsi] desidero, e troppo presumo, ma che si hà à fare, se non andare in un’incendio d amore gettato nelle braccia della Carità della Paternità Sua? Padre Generale compatischi à miei desiderij, e l’assicuro, che più non posso. Ogni volta, che sento à leggere Indie, Giappone, sangue, morte tutto mi infiammo, sebene lo copro, per non parere desideroso di cosa già vietatami. Padre Nostro deh facci a me quella gratia, che fù negata al mio Santo Parente San Francesco d’Assisi. Piccolo mi disposi, à patire senza aprir mai bocca alle percosse e de miei, ed altri, adducendo perraggione, che quando sarò poi grande nelle Indie sarò assuefatto à quelle. È vero, che non lo merito, ma il sangue del mio caro Crocifisso mi dà tanto d’ardire, e tanta brama, di spargere quello, che io hò nelle vene per lui, e per scancellare i miei infiniti, enormi et […] peccati.

Hò osservato quasi per augurio, che ne Santi Sacrifici del mese mi è sempre toccato (salvo pochissime volte) pregare per le Indie, per il Giappone, per la China eccetera. Sù Padre Generale scusi la mia importunità resa ardita dal mio

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affetto, che non posso spiegare, ne tenere. Commanda Vostra Paternità che vadi in Portogallo, me ne mandi con solo .Ì. che vado subito, subito e à piedi, e bene lo posso fare, non ch’essendo in Provincia (dico assai, ma dico la verità) persona, che mi possa eguagliare nel caminare à piedi: non patisco nel camino, ogni cibo mi basta, ogni loco è per me, purche possi morire per il mio caro Iddio. Per me non si dovrà far spesa, andarè mendicando per ogni parte, venisse pure il bramato, và, Se Vostra Paternità havesse poi anche bisogno di me, che sono in età d’anni 2[8]. ò al più 29 per la Persia, havendo inteso da Bologna, che un Padre cerca soggetti, eccomi pronto. Insomma Padre Nostro sono cera nelle sue mani, disposto à tutti, e perche hò inteso, che piglia volentieri soggetti Sacerdoti sbrigati per il Collegio Romano, che stimo sii qualche parte d’India; eccomi anco à suoi cenni. Altro non aggiungo per non essere d’aggravio à chi hà tanti negotij, e di maggior rilievo. Alli Santi Sacrificij et Orationi della Paternità Sua di cuore mi raccommando, e prostrato in terra chiedo la sua Santa Benedittione, [al compli]mento de mie desiderio.

Della Paternità Sua

Servo Indegno nel Signore Nostro

Francesco Bernardoni .+.

Parma 7. Aprile 1649    

Parma 7 d’Aprile 1649 // Padre Francesco Bernardoni // Indie Persia

Al Molto Reverendo Padre Nostro in Christo Il // Padre Vincenzo Caraffa Generale della Compagnia // di Giesù // Roma.