Bellini, Ferrante, Parma, March 26, 1649
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Molto Reverendo Padre nostro in Christo
Pax Christi
Quanto io resto ammirato, e stupito, che la Divina liberalità si degni, senza haver riguardo alcuno a miei demeriti di mantenermi ogni giorno piu viva nel cuore la vocatione all’Indie; altre tanto obligato mi sento a corispondere a gratia si segnalata col repplicare a Vostra Paternità l’instanze altre volte da me fatte per l’essecutione del Divino volere; al quale temo d’essermi mostrato troppo ritroso nel differire [fin a] quest hora il present officio; havendo voluto provare forsi troppo temerariamente se la grand’inspiratione che mi sento a questa missione, era veramente ordinatione del Signore Iddio. Supplico per tanto Vostra Paternità con tutto lo spirito e per l’amore di Christo nostro Signore, che voglij con la sua cooperatione dar l’ultima manoa all’opera in me comminciata, e proseguita con tanta patienza (supposta la mia poca corrispondenza] dalla Divina bontà. E di gratia Vostra Paternità si compiaccia di compatirmi, se con le mie reppliche son forsi tropp’importuno perche, oltre che il rimorso della conscienza mi fa esser tale, la paterna sua benignità anchora da lei altre volte meco usata mi da confidenza di poter con sicurezza ricorrere alla sua auttorità. A queste mie humilissime suppliche ho stimatò bene daggiungere il seguente breve ragguaglio del mio stato. [Mentovato] quest anno (che e il terzo della mia scuola) di lavoro nella vigna di Parma con l insegnar la Grammatica; dove se bene trovasi molto d’affàticare, me la passo però con straordinaria sodisfattione. Prima d’esser applicato e questo ministero fui esaminato di Filosofia; e doppo l esame hebbi aviso di dover studiare Theologia quando ne fosse il tempo. Aggiungo anche per ultimo. che se nel far la scuola o altro officio della Religione havessi qualche difficoltà, potrei temere in questa mia vocatione di qualche illusione; ma il sentirmi ad ogni cosa indifferente, e l’esser stata approvata questa inspiratione dal mio Padre Spirituale, il quale doppo matura consideratione fattavi sopra mi ha consigliato à scriverne di nuovo a Vostra Paternità; mi da animo di poter passar senza timore di propria volonta quest ufficio con [cui] la quale di nuovo supplico della tanto brammata gratia, et humilissimamente [finisco]b.
Di Vostra Paternità molto Reverenda
Humilissimo Servo et indegnissimo figlio nel Signore
Ferrante Bellini
Di Parma li 26 di Marzo 1649
(a) mano nell’interrigo
(b) finisco sovrascritto su supplico
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Parma 26 Marzo 1649 // ferrante bellini // Indie // 136
% Al molto Reverendo Nostro in Christo Padre Il Padre // Vincenzo Carrafa Preposito Generale della Compagnia // di Giesù // Roma