Lippi, Paolino (1795-1862), Spoleto, September 25, 1833
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Molto Reverendo in Christo Padre
Pax Christi
Domenica dopo pranzo passò da questo Collegio il Signor Giovanni Huber, e fu avvisato secondo gli ordini di Vostra Paternità, lasciatimi dal Padre Rettore Sturloni […] assai malcontento, e partì poco dopo con disegno non ostante di venire da Vostra Paternità.
Colgo intanto l’occasione di rammentare a Vostra Paternità il voto, che feci di dimandare le Missioni della Corsica. Già le manifestai col mio fermi proponimento al Padre Assistente Pavani, quand’era Provinciale, inseguito al Padre Provinciale Sineo, dipoi al Padre Provinciale Dassi, e qualche cosa dissi anche a Vostra Paternità quando tornai da Tivoli per venire a Spoleto; ed ultimamente passando da questo Collegio il Padre Provinciale per venire a Roma glielo rammentai, il quale mi disse, che me lo scioglieva, e che non vi pensassi più. Ma siccome Vostra Paternità non mi aveva tolta ogni speranza, ed inoltre mi sembrava che più precisamente era da dimandarsi tal Missione al Padre Generale; così io non era totalmente contento. E però quanto so e posso, or dimando la suddetta Missione della Corsica. Mi vergogno veramente di chiedere una tal Missione, attesa la mia poca virtù, ma io ho per fermo che se il Signore mi eleggerà per mezzo di Vostra Paternità, se farà d’uopo, farà ancora miracoli, come quasi l’ha fatti in quest’anno, mentre ho insegnato due facoltà, e mi pare, se l’amor proprio non m’ingannava, con soddisfazione senza averle mai studiate, subentrando di più circa la metà del corso, e spesso privo di molti libri, che abbisognava, e senza avere a chi ricorrere ne’ miei Fratelli e singolarmente di Vostra Paternità, e in modo particolare il merito della Santa ubbidienza, mentre o trovava, ove meno era d’aspettarsi quello che volea, o senza sapere come poi l’intendeva. Affidato però a questa divina Provvidenza torno di nuovo a dimandare con ogni calore le suddette Missioni, rimettendo sempre il tutto con pienissima indifferenza al retto giudizio di Vostra Paternità. La supplico poi di farmi significare, come in seguito mi debba avere intorno al detto voto il quale fu così concepito = Omnipotens sempiterne Deus ego Paulinus Lippi…si ita meis Moderateribus voveo…me rogatorum placuerit atque sine viatico i nCorsica iturum ad verbum Dei disserendum .. = Pregandola della sua Santa benedizione, in atto di baciarle devotamente la mano con affetto filiale sono
Di Vostra Paternità molto reverenda
Umilissimo ed obbedientissimo suddito e figlio
Paolino Lippi della Compagnia di Gesù
Collegio di Spoleto 25. Settembre 1833.