Picconi, Giuseppe (1808-1859), Genoa, October 30, 1838
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Molto Reverendo Padre
Già da parecchi anni vo sentendo interiormente degl’impulsi a dimandare a Vostra Paternità molto Reverenda le Missioni straniere: ma fin quì non ne ho mai fatto gran caso, ed ho sempre rimesso al tempo più opportuno il decidermi. Negli ultimi spirituali esercizj più gagliardi del solito mi si sono fatti sentire quest’impulsi, ed anche in tempo in cui a tutt’altro pensava fuorchè alle Missioni straniere. Laonde io giudico, che sia ormai giunto il tempo di determinarmi su questo punto; e temerei di contravvenire al divin volere se più a lungo differissi l’esecuzione del buon proposito. Il desiderio adunque che ho di obbedire alle interne voci, le quali mi pajono di Dio, è quello che soprattutto mi spinge ad esibire a Vostra Paternità l’opera mia, e tutto me stesso in servigio di queste Missioni: ed a pregarla, che, se avrà bisogno di soggetti per esse, si degni di volgere uno sguardo anche sopra di me, ed avvalersene in questo ministero quando non me ne giudichi del tutto indegno. So che frà i motivi, che avrà la Paternità Vostra di giudicarmene incapace, vi sarà probabilmente quello della mia debole salute. Per verità la mia salute presentemente non è forte; le so dire però, che essa pare si vada rassodando di anno in anno: e poi se il Signore mi chiama a questo arduo impiego, da Lui debbo e voglio sperare siccome le forze spirituali, cosi ancora le corporali. Dirò una cosa ancora, se pure non è contraria alla perfezione dell’obbedienza; perchè in tal caso Vostra Paternità abbiala per non detta: le missioni straniere mi allettano; ma in particolar maniera mi sento portare a quelle dell’Oriente. Onde è che se otterrò qualcheduna di queste, pare che mi troverò più contento. Che se in fine Vostra Paternità me terrà per incapace ed indegno di tutte, ci vorrà pazienza. Potrò almeno dire al Signore di aver fatto quanto per me si poteva per obbedire alle sue chiamate. Disponga adunque Vostra Paternità di me a suo piacere; nelle sue disposizioni io riconoscerò la volontà di Dio, e viverò contento, perchè sicuro di non essere fuori di quella strada per cui Egli mi vuole. Intanto io verrò pregandolo
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acciocchè le inspiri a riguardo mio quello, che sarà di sua maggior gloria; e raccomandandomi à Suoi Santi Sacrificipasso a protestarmi col più profondo rispetto di Vostra Paternità Molto Reverenda
Infimo in Cristo servo
Giuseppe Picconi Societatis Iesu
Genova 30 di Ottobre 1838Transcription- back
Genova 30 Octobris 1838. Fratello Giuseppe Picconi // petit missiones
Al Molto Reverendo Padre // Il Padre Giovanni Roothaan // Preposito Generale della Compagnia // di Gesù // Roma