Pax Christi

Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro

La favorevole opportunità della venuta in cotesta del Procuratore di questa nostra Provincia mi determina, come io per l’innanzi desiderava, a scrivere a Vostra Paternità, onde caldamente pregarla di voler contentare le mie ardenti brame delle missioni, cui sono io sempre stato trasportato, e di mandarmi, benchè io ne sia, il confesso, strumento inetto, ovunque le piaccia, e dove si speri maggior servizio di Dio, e bene delle anime. Questo desiderio, che io non ho mai voluto manifestare a persona quale che si fosse, ho creduto ora giusto palesare solamente alla Paternità Vostra da cui spero, se piace al Signore, ottenerne il desiato intento.

Con questa medesima opportunità umilmente la prego a volermi concedere di ordinarmi Sacerdote insieme co’ miei compagni di classe in fine del 2.° anno di Teologia. Questa mia preghiera farà forse meravigliare Vostra Paternità Ma sappia Ella dapprima che io, finita la metafisica, per mancanza d’un maestro fui assegnato da’ superiori interrompendomisi il corso della Filosofia a fare scuola; indi, compito insieme 5. maestri studenti il 4.° anno di magistero, quattro di loro, quantunque aveano già studiata la fisica, furono fatti passare alla Teologia, io però ch’era il quinto fui colla giunta d’un secondo sacrifizio destinato a fare il 5. anno di scuola con addosso una farragine di fatiche predicabili a costo anche della mia salute: ond’è che quelli hanno studiato quest’anno Teologia, ed io ho dovuto studiare la Fisica con addosso 5. anni di scuola costretto eziandio a ripassare le materia studiate 5. anni innanzi nella metafisica per poter dare esame di tutta intera la Filosofia. Dì quì è avvenuto che non solo i meno antichi di me sono oramai sacerdoti per aver fatta pochissima scuola, ed alcuni niente affatto; ma gli stessi miei compagni, perchè si trovano un’anno avanti di me, si ordineranno sacerdoti, ed io non ancora; sicchè quegli che hanno lavorato meno di me per la Compagnia sensa nessun sacrifizio sono dalla medesima privilegiati col sacerdozio tempo prima, io però che per quella ho più faticato con de’ sacrifizî arriverò al sacerdozio al di là del tempo dovuto. Nè creda punto Vostra Paternità che a questi tempi alcuno degli studenti ha fatto o farà anche più 5. anni di scuola, mentre che al sommo se ne fa anni 4 o 3, ed alcuni anche niente.

Quindi sarebbe per me un consolantissimo [carigno] se, dopo aver servita volentieri la Compagnia, mi desse VostraPaternità licenza di ordinarmi sacerdote in fine del 2.° anno di Teologia insieme co’ due miei compagni di classe, che soli [sustistono] nella Compagnia, e che allora trovansi in fine del 3.° anno di Teologia.

A tutto questo aggionga che dove tutti a dì nostri si ordinano al più di anni 27., io verrei ad ordinarmi circa l’anno 30.°

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Finalmente ne la supplico in riguardo de’ miei parenti, i quali avanzatissimi in età sono dolentissimi temendo non arrivino a vedermi Sacerdote pria che la morta chiuda i loro occhi. Per queste ragioni io spero, sempre però uniformandomi al di Lei volere, che Vostra Paternità, cui ricorro siccome a Padre, contenterà i miei desiderî, ed esaudirà le mie forse importune preghiere nate dalla filiale e rispettosa confidenza che ciascun figlio della Compagnia dee riporre in VostraPaternità

Le bacio con ogni riverenza la mano, e pregandola ad avermi presente, massime ne’ santi sacrifizi della messa, mi dico

Di Vostra Paternita molto Reverenda in Cristo

Padre Giovanni Roothaan

Preposito Generale della Compagnia di

Gesù

|Roma|

Infimo in Cristo Servo

Vincenzo Distefano

della Compagnia di Gesù

Palermo 12. Ottobre 1838

Palermo 12 Ottobre 1838. - // fratello Vincenzo [Fistefano] // 1. Petit missiones. // 2. Rogat ut ordinetur Sacerdos cum // aliis auditoribus Theologiae^a Secundo anno exeunte.

Al molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il padre Giovanni Roothaan // Preposito Generale della Compagnia di Gesù // Roma