Reverendissimo Padre

Perdoni Paternità Reverenda alla mia grande e quasi inaudita libertà, che io presi, di scrivere alla Vostra Paternità queste poche righe, Se sia spirito buono o cattivo che m’indusse a ciò io non lo so, Ascolti percio benigno a quello che sono per dirle che pago e quieto il mio cuore sarà comunque Vostra Paternità determinerà.

Sei o sette anni sono mi sentii mosso per le Missioni straniere, ma non ne feci alcun caso per esser esse imprese d’uomini perfetti; Tuttavia quando sentiva parlare o leggere di misioni, misionarj, loro fatiche, stenti, strazi, e morti, sentiva in me tal commozione che molte volte gli ochi miei si scioglievano in dolce pianto, con tutto ciò sempre diffidando della mia insufficenza e poca o niuna virtù, non mai m’indussi a svelare a’ Superiori questo mio desiderio. Quest’anno poi più che mai mi sento a ciò portato sì per trovarmi in Genova dove ebbi la sorte di trattare co’ nostri Misionari che partiron per Buenos-ayres, si pel desiderio che ho di dare il sangue e la vita in ajuto de’ nostro prossimi per amor di Gesù Cristo. Perciò se non fossi stato lusingato, mi spiego se non mi avessero detto che solo agli Spagniuoli si permeteva cotal passaggio già fin dal primo imbarco avrei supplicato Vostra Paternità ad annoverarmi tra’ que’ futuri fortunati Misionari Buenos-ayresi. Se poi non scrissi per quest’ultimo imbarco le confesso sinceramente essere mia culpa per aver dato orecchio ad un interna voce che continuamente mi stà dicendo, non hai virtù che basti. Ma poiche intesi dal nostro Menologio che molti de’ nostri in tali circostanse si fecero santi, cosi parmi che il Signore colà mi chiami per versare sopra di me le sue Misericordie, e però questa voce non più mi sgomenta, anzi mi è di un grande stimolo per l’aquisto delle solide e vere virtù, mercanzia propria per le dette Missioni

Degnisi pertanto Vostra Paternità ad esaminare la cosa e favorirmi d’un suo pregiatissimo e desideratissimo risconto. Di Vostra Paternità mi glorio di essere } Umilissimo ed Ubbidientissimo Figlio e servo Ferdinando Ravioli coadiutore Temporale [Societatis Iesu]

Post Scriptum Quest’ultimo imbarco forse farà vela poco prima di Sant’Ignazio^a

Genova li 6 Luglio 1838.

Genova, 6 Luglio 1838. – Fratello Ravioli // petit missiones.

Al Reverendissimo in Cristo Padre // Il Padre Giovanni Rootaan Generale // della Compagnia di Gesù // Roma.