Vallarelli, Francesco Paolo, Rome, January 21, 1838

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21

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217

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Pax Christi

Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro

Credendo cosi convenire innanzi a Dio, e cosi parendo al Superiore, prego umilmente Vostra Paternità, perchè si benigni ascoltare quanto per questa lettera le desidero manifestare. Fin dal mese di Marzo dello scorso anno, consigliatomi col mio Padre Rettore Borgianelli, esposi a Vostra Paternità il desiderio, che il Signore mi dava di faticare, e patire assai per bene delle anime a sua gloria anche in missioni straniere. Vero è che gliene scrissi per mezzo del Padre [Provinciale] de Cesare, per cui Ella mi rispose quasi con queste parole „terremo a memoria il nome del fratello Vallarelli, e dum tempus habet si prepari ben bene. A tali parole fui mosso a sincera gratitudine verso la Bontà di Dio, quasi veramente le udissi da lui in segno di voler condurre il desiderio ad effetto. Ogni dì pertanto ne ho pregato il Signore gettandomi nelle braccia della sua paterna Providenza; e spesso a lui mi sono offerto, e mi offro a dare ove mai gli piacesse questo sangue in piccolo compenso al suo Amore. Ma quando intesi del mio destino per Roma, assai mi crebbe il medesimo desiderio, ed una confidenza nel Nostro Dio, che per occulta disposizione quà mi mandasse per avere più facile occasione al conseguimento di quanto Egli mi facea desiderare. Difatti non pensando tanto di venire a studiare mi licenziai dai fratelli dicendo, come sentiva, di patire chi sà per dove al Signore piacesse. Però voleva appena quì giunsi offrirmi a’ piedi di Vostra Paternità; ma ora poiché nol feci, mi trovo assai pentito; e sarei venuto adesso, che sento prepararcisi dal Signore molte belle occasioni, se non avessi inteso dal mio Superiore che sarebbe più secondo la volontà di lei farlo per lettera. Con sincerità di cuore adunque espongo a Vostra Paternità, che vivo ancora sento in me questo desiderio per amore del Nostro Santo Crocifisso, da cui confido ottenere dopo tanti questo atto ancora di sua Misericordia.

Troppo è grande la mia indegnità, lo confesso, Padre Molto Reverendo, ma come non confidare in quel Dio, che seppe tirarmi a lui, quando beveva il peccato come l’acqua; anzi tirarmi allora alla sua Compagnia? Fiat in me quanto a lui piacerà, io altro non potrò fare che ringraziarlo con la faccia per terra sia per la vita sia per la morte; e ricevere come dono quanto per mezzo di Vostra Paternità mi ordinerà. Che però tutto affidando alla Divina Providenza, ed alle sue soavi disposizioni per mezzo della Santa Ubbidienza, chieggo a lei la Santa Benedizione, ed in Gesù Cristo mi confesso

Di Vostra Paternità Molto Reverenda

Indegnissimo Servo

Fratello Francesco Paolo Vallicelli Societatis Iesu

Dal Collegio Romano

a dì 21 Gennaro del 1838

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Collegio Romano 21 Gennaio 1838. – Fratello Vallarelli (Scholastico) // petit missiones (Provincia Neapolitana)

Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Padre nostro Giovanni Roothaan // Preposito Generale della Compagnia di Gesù

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Citation

“Vallarelli, Francesco Paolo, Rome, January 21, 1838,” ARSI, AIT 1, 217, Digital Indipetae Database, accessed November 24, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/2260. Transcribed by EF.