Ad Maiorem Dei Gloriam

Molto Reverendo Padre

Pax Christi

Nel giorno, nel quale s’incominciava il triduo di Rinnovazione, ricevei (se non erro) il regalo di Vostra Paternità. A me venne gratissimo si per l’eccellente libretto che è in se, come anche per la persona, dalla quale con tante degnazione mi veniva. Se però vuole Vostra Paternità compire la misura di tanti benefizi, mi faccia la grazia che le chiedo.

Sono cinque anni, ciò dacchè stava io al Collegio Romano, che scrissi a Vostra Paternità una affettuosissima lettera, nella quale per amor di Maria chiedeva le Missioni; questa lettera non mi fù permesso di far pervenire a Vostra Paternità. Pure in tutte le Orazioni mie quotidiane sempre questa ho dimandato a Maria, come costà da un libretto da me comprato sopra la Madonna, quale se avessi possibilità darei alle stampe per comune utilità. Però ora che ne ho l’occasione rinnovo, da parte di Maria, le istanze, e col massimo affetto scongiuro Vostra Paternità ad esaudirmi quanto prima, e se non fosse il rispetto alla gran mole delle sue occupazioni con molte umili preghiere sequirei a supplicarla, ma troppo ho già abusato della pazienza di Vostra Paternità e però umilmente prostrato in ginocchio a suoi piedi, le chiedo la Santa Benedizione, e la grazia, e baciandole le sacre mani mi segno

Di Vostra Paternità Molto Reverenda

Indegnissimo del nome di suo Figlio

Tito Facchini Societatis Iesu

Forlì 10. luglio 1837.

Missioni