Avvaro, Giorgio (1810-1873), Novara, April 24, 1843
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Molto Reverendo Padre Generale
Sono oramai due anni, da che Vostra Paternità si degnava di rendermi per mezzo de' miei Superiori avvertito di preparare il biscotto per navigare. Bramerà ora Vostra Paternità saperne il risultato, ma che dirolle io mai? La volontà, per confessare il vero, non mi è mancata, ma fu poco efficace, dandone io la colpa, non so se a ragione, agli uffizii distrattivi impostimi dalla Santa Obbedienza. Io dunque ho molto a temere, che mi sia negato il gran favore di venire fra gli altri eletto all'altissimo grado di Missionario, a motivo appunto della mia poca virtù, della scarsità d'ingegno, e d'abilità per cosa di sì gran rilievo. Ma pur che vuole? io ne ho desiderio, e questo vie più mi si accresce ogni qual volta leggo, o sento leggere le lettere sì dei nostri, che degli altri Missionari negli annali della propagazione della fede. E qual cuore di fatti non si muoverebbe a pietà di quei buoni selvaggi, che sì bene accolgono la nostra Santa Religione. E qual figlio della Compagnia potrà resistere, e non offrirsi per compagno a suoi fratelli, che colle lagrime agli occhi l'invita nella grande opera, propria degli Apostoli, e de' Seguaci di Gesù Cristo. Io, torno a ripeterlo, sono molto miserabile, ne' riconosco in me le doti proprie di un missionario, ma contuttociò non mi perdo di coraggio, ed oso offrirmi a Vostra Reverenza per tale impiego e spero, che Iddio accetterà almeno i miei desideri. Intanto io prego Vostra Paternità, la quale potrà facilmente sia per quello, che gia sa di me a voce, sia per mezzo di altri, esser informata di me, a voler disporre di me, come dal Signore verrà illuminata, ed io terrò qualunque sua disposizione per la migliore, e vivrò contento in qualunque luogo ed uffizio.
Gradirà i miei ossequi, e le preghiere, che non cesserò di porgere al Cielo per chi tanto bene mi ha fatto nello accettarmi, benchè indegnissimo, nella Compagnia. Tutti i nostri di questo colllegio stanno bene, ed attendono ai loro doveri. I convittori pure stanno bene.
Sono di Vostra Paternità
Indegnissimo in Csristo Figlio
Giorgio Avvaro della Compagnia di Gesù
Novara 24. Aprile 1843.
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Novara 24. Aprile 1843. Padre Avvaro // Si offre e prega di essere manda // to alle Missioni estere // Al Molto Reverendo in Christo Padre // Il Padre Nostro Giovanni Roothaan Preposito Generale // Della Compagnia di Gesù // Roma.