Molto Reverendo in Cristo Padre.

Pax Christi

Quello spirito di dipendenza e filiale amore che unisce nella Compagnia i sudditi co' loro Superiori, e quella fiducia che mi sento in cuore per Vostra Paternità, mi muovono a dichiarargli quali sentimenti nutra riguardo alle missioni straniere. La semplice proposta che ci fu fatta in generale, che chi si sentisse inspirato ad esse, ne presentasse il nome; siccome allora mi tenea sospeso per offerire il mio, così adesso maggiormente mi facea dubitare, se con un passo ulteriore avessi a presentarlo distintamente a Vostra Paternità. Avendo tuttavia considerato l'affare innanzi a Dio coll'approvazione dell'amatissimo Padre Rettore reputo esser maggior gloria di lui il farlo, palesandogli la brama che ho di prestare alcun soccorso ai poveri infedeli nell'acquisto di lor salute eterna. Benchè quindi tali e tante sieno le mie miserie, e tale il difetto di quelle parti che richiederebbonsi a quel sì grave ministero di apostolo, sicchè pareami imperdonabile temerità il sol pensarvi; nondimeno al considerare quanto diffidati di noi stessi abbiamo a confidare in Dio, quanto sieno scarsi gli operai evangelici non ostante le innumerevoli popolazioni da convertire, tali motivi mi si presentano di sperare e confidare, che punto non dubito di chiedere istantemente a Dio ed a Vostra Paternità quelle missioni, tanto più sicuro di ottenere quanto più mi veggo debole e scarso di santità, scienza e robustaa sanità. Ove perciò tanti giovani di assai migliori speranze per le parti di cui son forniti gli avran recate molte ragioni e ferventissimi desiderj onde esser eletti; io gli apporto quegli della mia insufficienza e la brama che ne ho, e col considerare procurerò di sempre più crescere e fomentare. Aggiungo, o Padre mio, una parola che senza lagrime agli occhi ed intima commozione di me stesso non scrivo. Un suo atto di confidenza in Dio con una preghiera che gliene faccia in nome di Gesù Cristo, indi coll'annuire alla richiesta mia, eccomi, o carissimo Padre, un Apostolo e cooperatore
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~Chieri 28. Giugno 1846. Fratello Porcu Scolastico

Petit Missiones -~

di Dio nella salute di molte anime, sicuro che, senza mirar a miei meriti vorrà la bontà di Dio concedermi quanto è conveniente a tal ministero: dovendo tuttavia proceder con santo timore per l'abuso che potrei fare della grazie divine e cosi rovinar me stesso e quelle anime, non più insisto con ragioni e suppliche per ciò impetrare, ma contento di averne fatta la proposta, abandonandomi totalmente nelle braccia di Dio che sempre il meglio dispone in favore delle sue creature, spero che gl'inspirerà quanto è di sua maggior gloria. Fatto punto a ciò, maggiori desiderj paleso nel chiedere che faccio umilmente a Vostra Paternità il comodo di maggiormente unirmi a Gesù Cristo colla Santa Communione entro la settimana, specialmente per quando uscito da questa casa di pace, abbia a trattare in luogo, ove maggiori sono i bisogni, o forse minori gli aiuti. Ora prima di finire prego Vostra Paternità di gradire in segno di filiale amore e riverenza la piccola offerta che gli faccio de' meriti che colla grazia di Dio procurerò d'acquistare coll'entrante mese di Luglio e colle 10. Domeniche con cui suole onorarsi il nostro Santo Padre Ignazio acciò viepiù lo santifichi; e nel raccomandarmi ai Suoi Santissimi Sacrifici acciò io divenga più sommesso ed ubbidiente e cresca nel desiderio della perfezione e di glorificar Dio, gli bacio la destra e gli chiedo la sua santa benedizione.

Di Vostra Paternità

Infimo in Cristo servo ed affezionatissimo Figlio

Ferdinando Porcu scolastico della Compagnia di Gesù.

Chieri li 28. Giugno 1846

(a) robusta nell'interrigo