Ducis, Francesco (1816-1882), Turin, May 27, 1846

Grade S.J.

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May

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27

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No

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706

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Transcription

Molto Reverendo in Cristo Padre,

Pax Christi

Colgo l'occasione dell'andare a Roma il Reverendo Padre Bresciani, già nostro amatissimo e zelantissimo Provinciale, alla cui benevolenza io personalmente sono assai obbligato, per richiamare in memoria alla Vostra Paternità il desiderio che già più volte le manifestai di consacrarmi tutto all'ajuto di tante e tanto abbandonate anime nelle missioni, accennandole specialmente quelle della Cina, senza però limitare a quelle il zelo che il Signore si è degnato ispirarmi a maggior sua gloria, ne sottrarmi a più espediente destinazione che farebbe delle mie deboli forze la Vostra Paternità. Vi è, non l'ignoro, chi crede essere per lo presente di maggior servizio di Dio che io rimanga dove sono; così infatti me lo ha fatto intendere amichevolmente lo stesso Reverendo Padre Bresciani, anche dopo avere deposto il governo di questa nostra provincia, e se realmente così fosse, io per verità non farei veruna istanza d'essere mandato altrove. Ciò non di meno ho creduto dovere scrivere à Vostra Paternità per le seguenti ragioni:

Primieramente perchè non facendolo, avrebbe qualche motivo di sospettare che il troppo onorevole uffizio a cui sono stato sollevato, di ammaestrare cioè i miei fratelli nelle naturali scienze, ed anche il miglior successo dell'esame che presi l'anno scorso, mi avessero un po gonfiato e fatto dimenticare il giorno proposito. -

In secondo luogo perchè mi pare di essere ben lungi dal corrispondere alla stima di chi mi chiamò a questo impiego, e anzi più atto a screditare il buon nome della Compagnia in questa provincia, come se non avesse a chi di meglio di me potesse affidare quel grave incarico. Riguardo a ciò, io non credo essere il solo a pensare così, e non tutti partecipare la troppa fiducia del Padre Bresciani nella supposta mia abilità.

Una terza ragione si è, che come già il prevedea e lo annunziavo a Vostra Paternità nella mia prima lettera quel continuo occuparmi la mente in cose materiali, tanto la distrae ed inaridisce, che già molto mi sono raffreddato del antico fervore eterno assai di diventare sempre più imperfetto e cattivo religioso, e ciò perché è così debole e stretta la mia povera testa, da non sapersi liberare a suo tempo de' pensieri e fantasie importune per rivolgersi alle considerazioni ed effetti d'un ordine Superiore.

Non pertanto io mi rimetto interamente nelle mani di Vostra Paternità anzi mi preparerò a prendere l'esame ad gradum verso la fine delle vacanze autunnali, e seguiterò ad occuparmi di Fisica fino a nuovo ordine; e perfino partecipo al Padre della Rovere qualche coserelle che mi è capitato per caso di osservare.

Intanto mi permetta la Vostra Paternità di richiederla dell'ajuto delle sue orazioni e della sua paterna benedizione

Di Vostra Paternità

Umilissimo ed ubbidientissimo in Cristo figlio, I. M. Francesco Ducis Societatis Iesu

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Torino - 27. Maggio 1846. - Padre Ducis. // 1. Rinnova le istanze per le Missioni; // 2. Ragioni per cui non crede esser necessario alla Provincia
Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Reverendo Padre Giovanni Rhootaan, Preposito // Generale della Compagnia di Gesù // in Roma

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Citation

“Ducis, Francesco (1816-1882), Turin, May 27, 1846,” ARSI, AIT 1, 706, Digital Indipetae Database, accessed November 22, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/1867. Transcribed by MB and EF.