Mella, Camillo (1828-1894), Chieri, May 31, 1846
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Molto Reverendo Padre Nostro
Pax Christi
Allorquando il Reverendo Padre Provinciale Bresciani impose con una sua al nostro Padre Rettore di raccogliere i nomi di coloro fra' suoi sudditi, a' quali il Signore desse desiderio di schierarsi al suo servizio nelle estere missioni, io con grande mia consolazione diedi il mio nome, rallegrandomi assai che mi si fosse presentata sì propizia occasione di manifestare a' miei Superiori il desiderio che io ardentemente ne nutriva. Ora ciò non per tanto crescendo viemaggiormente in me per divina bontà siffatta brama, e considerando che forse pochi saranno i fortunati che verranno eletti, venni in pensiero che avrei fatto cosa molto utile a conseguire ciò che tanto io bramo, se con una mia ne avessi porta supplica alla Paternità Vostra. Il perché, caldamente raccomandata la cosa al Signore, e consigliatomi con chi è dovere, ed avutona in risposta che avrei fatta ottima cosa, mi decisi di dirigerle la presente. Con tutta quella confidenza adunque con che si conviene che io figlio spirituale della Paternità Vostra le parli, umilmente la supplicherei a volermi aggregare al numero di que' fortunatissimi fra' miei fratelli che saranno eletti a predicare la fede nelle estere missioni. Io non mi farò qui ad arrecarle le particolari ragioni che mi spingono a farle tale dimanda, sì perché sono quelle medesime che si sogliono arrecare da' tutti coloro che chiedono le missioni estere, sì perché non potrei lungamente istendermi in enumerarle giacché fra poco parte chi le recherà questa mia. Una cosa sola non pertanto credo di dovere aggiungere, il godere, cioè, che io faccio d'ottima sanità, la quale percerto si richiede per poter faticare nelle missioni.
Io godo assai che la prima lettera che io ho la consolazione di dirigerle abbia così bel motivo; e spero nel Signore che la Paternità Vostra avrà la bontà di concedermi la prima grazia di che la prego. In questo mezzo tempo mentre attendo una favorevole risposta, procurerò a tutto mio potere di rendermi degno d'una tanta grazia,
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~Chieri, 31. Maggio 1846. Fratello Camillo Mella Scolastico // Petit Missiones~
attendendo con fervore alla mortificazione ed agli altri doveri della vita religiosa. E, per ottenere ciò, caldamente mi raccomando alle sue fervide orazioni e a' suoi santi sacrifizi; affinché da essi aiutato, o nell'estere missioni, o dovunque altro mi vorrà la santa obbedienza, mi possa far santo, e lavorare alla maggior gloria di Dio.
Del resto rimettendomi ad ogni suo comandamento, con tutta la riverenza che io le debbo mi protesto
Della Paternità Vostra
Umilissimo ed Obbedientissimo figlio e suddito
Camillo Mella Societatis Iesu
Chieri, 31 Maggio 1846.