Gazzoli, Gregorio (1814-1882), Rome, April 2, 1846
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~Provincia Romana - Roma, 2 Aprile 1846.
Padre Gregorio Gazzoli~
Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Attesa la necessità che vi è di assistenza in una muta coì numerosa non posso, come avrei desiderato, venire della Paternità Vostra Molto Reverenda, e trovandomi per altra parte desiderosissimo, e quasi direi impaziente di saper qualche cosa circa alla mia richiesta delle Missioni, sperai che Vostra Paternità soffrirebbe con pazienza l'incommodo che forse la presente per le molte occupazioni potrà arrecarle. A ciò fare mi costringe anche il riflesso di volere renderlo informato di quanto passa nel mio interno su tale proposito, poichè sì nel desiderio di ottener presto una cosa che tanto sospiro, sì per un certo timore che prolungandosi, e cambiando io di occupazioni e di dimora, si abbiano a frapporre nuovi ostacoli, bramerei ardentemente di ottenere dalla Paternità Vostra una confortante parola, un sì tanto aspettato, e desiderato. In questi giorni medesimi, ne quali dieci anni or sono io ottenni per l'intercessione di Maria Santissima Addolorata la grazia di essere accettato nella Compagnia, in questi giorni medesimi io confido di ottenere la grazia delle Missioni! Che consolazione non sarebbe per me a questa sì considerabile riprova della protezione che Maria prende di questo suo indegnissimo servo? Sì mio Padre io sento in me questa gran confidenza nell'ajuto della mia buona Madre Maria dalla quale ho avute grazie non comuni, e moltissime.
Voglio anche aggiungere di significarle un certo desiderio che da tante circostanze, e da tante combinazioni parmi che il Signore m'ispiri verso il Madurè. Quello che ho letto di queste Missioni, quello che ho sentito dirne, la favorevole occasione che ora ve ne sarebbe, trovarmi non impegnato in altre occupazioni ed uffici, come per dovea essere a detto del PadreProvinciale, tutto parmi che mi muova a desiderare il Madurè. Io diceva tra me, tante circostanze che mi facilitano e m'aprono la via a queste Missioni, appunto erano disposte dal Signore che qui mi voleva; per ogni rapporto par conforme ai miei desideri. Basta Vostra Paternità deve su ciò determinare, io non intendo con ciò niente più che manifestare quello che sento, e conosciuta la volontà del Signore per mezzo delle ordinazioni della Paternità Vostra prontamente ubbidire, e questo sì lo spero nell'assistenza del Signore che io sia sempre con la Paternità Vostra un figlio povero sì, ma ubbidiente ad ogni minimo suo cenno. Le bacio mio Padre la mano nella lusinga di ricevere presto da essa la benedizione che mi dirigga, ed accompagni nelle sospirate missioni. Mi raccommandi al Signore, ed in unione de' Suoi Santissimi Sacrifici mi protesto che sarò sempre
Della Paternità Vostra Molto Reverenda
Infimo in Cristo Servo e Figlio
Gregorio Gazzoli della Compagnia di Gesù
Di Sant'Eusebio 2. Aprile 1846
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Sant'Eusebio 2. aprile 1846 - Padre Gazzoli // È impaziente di saper qualche cosa nella // sua richiesta delle Missioni eccetera. // Motivi per cui desidererebbe il Madurè.
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito Generale della Compagnia di Gesù // Alla Casa Professa