Mecatti, Pietro (1814-1887), Rome, November 13, 1845

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13

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683

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Transcription

~Provincia Romana - Roma, 14 decembre 1845.

Padre Pietro Mecatti~

Pax Christi

Molto Reverendo Padre Nostro

Conforme a quello che Vostra Paternità desiderava, trascrivo qui ciò che a voce Le manifestai intorno alle missioni del Madurè.

"7. Novembre - Primo venerdi del mese, 4.° Giorno degli Esercizi del mese, dopo la meditazione della morte a ore 12 ½. Astronomiche passò nell'anima mia quanto segue:

Senza aver mai sentito inclinazione o stimolo, o invito, o vocazione particolare per le Missioni estere, senza che sia preceduto fino a questo momento deliberazione, desiderio, o trasporto per veruna di esse, durante il pranzo, stando io alla tavola piccola, leggendo la vita di San Francesco Saverio del Padre Domenico Bohours, e precisamente ove si trattava del passaggio del Santo all'isola Socotora, delle buone disposizioni de' Socotorini a ricever la fede, del dolore e afflizione provata dal Santo per averli dovuti lasciare, promettendo loro però ed impegnandosi per inviare operai: ho sentito in un modo chiaro e distinto un'invito, o chiamata, o vocazione per le Missioni estere non mai provato per l'addietro, con una quiete, pace, e tranquillità inesprimibile. - Ma come, io diceva io alle Missioni? - Sì mi sentiva rispondere, non dubitare - ma a quali? alle teste piatte, al Libano, dove? - Al Madurè - Perché al Madurè?- perché ti voglio colà - Ma io non sò la lingua - non importa, l'imparerai, e i patimenti come potrò soffrirli - gli soffrirai, tu partirai col Padre Bertrand - Fisso in questo pensiero ho fatta la visita al Santissimo Sacramento pregando il Sacro Cuor di Gesù ad illuminarmi, e mi sono sentito mosso a scrivere brevemente queste cose che sono passate nella mia mente in un attimo. Starò a vedere quello che il Signore vorrà da me, fermo di corrispondergli ad ogni costo."

"21. Novembre - Festa della Presentazione della mia dolcissima Madre Maria, 1° giorno della 3.a settimana dei Santissimi Esercizi -

Dal giorno sopra notato fino a jeri sera non ebbi altri lumi particolari intorno alle Missioni, sebbene mi sia rimasta nel fondo del cuore una certezza che io sicuramente anderò al Madurè.

Era dubbioso se dovea manifestare al Padre Rettore quest'impulso o se dovea aspettare di esserne più sicuro. Fermo però fermo sempre di fare ad ogni costo la volontà di Dio, mai temendo per l'altra parte d'illusione, considerando: come mai un pari mio a quelle Missioni, avea risoluto di non farne parola finchè non avessi conosciuta più chiara una tal vocazione - Jeri sera però continuandosi a tavola la lettura di una lettera scritta dal Madurè dal Padre Puccinelli, giunti alla narrazione dei patimenti, persecuzioni, e pericoli di morte ne' quali si era trovato, mi si rinnovò con grande forza il medesimo impulso, e invito, dirò meglio certezza e persuasione d'essere io destinato a queste Missioni, con questo di più che mentre la prima volta non seppi la cagione dell'essere io chiamato piuttosto al Madurè che altrove; ora però questo perché mi si rendeva chiaro per quelli stessi motivi, che eccitavano nell'animo mio sì forte impulso, cioè ~~per~~esservi assai da patire - Io trovo quì un operazione maravigliosa della grazia, mentre per il passato ciò che mi allontanava dalle missioni estere (o ameno ciò che di molto mi spaventava) erano i patimenti; ed ora questi stessi m'invitano.

Quando al termine degli Esercizi per discarico di mia coscienza manifesterò a chi debbo queste cose, protesto sinceramente di farlo perché il Signore cosi m'ispira senza aggiungervi nulla del mio, e dopo aver caricato le coscienze de' miei Superiori di queste cose, per esserne responsabile davanti a Dio, chè anche questo mi sento mosso a manifestare pieno di timore dei divini giudizi, se non seguo la voce di Dio. Confesso poi per l'altra parte parermi di dover rimanere dopo di ciò in pienissima pace e tranquillità, se vedessi prendersi sopra di me disposizioni affatto contrarie agli impulsi che sento."

Torno a ripeterle di tutto cuore che mi metto interamente nelle sue mani; mentre pieno di fiducia ne' Suoi Santissimi Sacrifici ed orazioni, chiedendole la paterna Benedizione, sono pieno di riverenza.

Di Vostra Paternità

Infimo in Cristo Servo e figlio obbedientissimo

Pietro Mecatti Societatis Iesu

Sant'Eusebio 14. Dicembre 1845.

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Sant'Eusebio 13. novembre 1845 - Padre Mecatti // 1) Manifesta le circostanze di sua vocazione // al Madurè, e si pone nelle mani de' Superiori
Alla Molto Reverendo Padre Nostro // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito Generale // della Compagnia di Gesù

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Citation

“Mecatti, Pietro (1814-1887), Rome, November 13, 1845,” , AIT 1, 683, Digital Indipetae Database, accessed November 21, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/1846. Transcribed by MB and EF.