Paradisi, Girolamo (1807-1873), Naples, September 7, 1831
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Pax Christi
Molto Reverendo in Cristo Padre:
È qualche tempo, che desidero di umiliare una letterina alla Paternità Vostra Molto reverenda, e già qualche volta mi è rimasta in borro, qualche altra solo in desiderio, e sempre poi non ebbi coraggio di passare più oltre; che sembrava a me stesso un gran temerario affacciare desiderio di Missioni straniere, e conoscere, e non aver forza di emendare una vita niente conforme al Ministero Apostolico, al quale pare, che il Signore mi abbia chiamato. Questa volta però non ho potuto tenermi. Ardisco perciò di supplicarla, che simili desiderj ho sperimentato in me anche prima di conoscerli, e di sapere, che erano anch'Essi Uomini della stessa classe, che gli altri quei pii Missionarj, quali la prima volta lessi nello studiare ancor fanciullo Geografia, essersi affaticati alla conversione del nuovo Mondo. Quando poi dalla lettura della Vita di San Francesco Saverio conobbi, che ancora io potevo diventare uno di quelli; incominciai ad esser preso da quanto serj, altrettanto piacevoli pensieri, e fu in essi che lavorò il Signore la mia Vocazione alla Compagnia.
Nel tempo del Noviziato l'oggetto favorito divennero de' miei più cari trattenimenti, e delle più fervorose ricreazioni; e la Cina, che sempre mi era stata in cuore, conquistò tutto l'affetto mio. Dopo qualche istanza mi fu concesso nel di 18. Giugno del passato anno, giorno sacro all'amatissimo Cuore di Gesù, di obbligarmi con Voto al Signore di chiedere con ogni premura le Missioni tra infedeli. E sebbene ogni dì lo rinnovi nè termini generali, co' quali fu' concepito; pure la Cina mi sta sempre dinanzi, e par che voglia riprendermi della nessuna preferenza, che le dò; ed è per me così dolce un tal quasi rimprovero, che per goderne ogni volta, torno dimani a fare lo stesso. Il vero però si è, che nessuno trasporto sperimento in me verso qualunque altra Missione, e per questo non mi sono curato di approfittare del Fratello Drynan per la lingua inglese, ne di altri per la francese, tanto utili per questo ministero. Ho pregato bensi questo Reverendo Padre Provinciale, perchè mi mandasse da' Padri Cinesi anche due volte sole la settimana per apprendere la loro, che ancora così di raro spererei dopo qualche tempo di giungere almeno ad intenderla, ed a potermi con essa spiegare. Egli saggiamente me l'ha promessa come premio della mia condotta; ma non sò quando questa sarà tale, che meriti una grazia cosi grande.
Con questo però non intendo ricorrere contro il prelodato Reverendo Padre, che avendo in mano la mia coscienza sa qual cosa meglio mi convenga. Solo pretendo di far conoscere alla Paternità Vostra Molto Reverenda, che il Signore par che mi voglia alla Cina; e perciò caldissimamente mi raccomando, onde mi ponga nel numero fortunato di quei felici primi, a quali toccherà la bella sorte di essere là spediti.
Dietro l'ultima lettera da Cristiani di quell'Impero pervenuta mi pare impossibile, che debba tardarsi molti anni a consolarli!
Io, anche per elezione, lascio la causa mia totalmente alla Paternità Vostra Molto Reverenda e pregando il Signore, che le continui la sua divina assistenza, resto baciandole rispettosamente le sacre mani, e chiedendole genuflesso a suoi piedi la Paterna Benedizione
Della Paternità Vostra Molto Reverenda
Infimo Servo, e figlio in Gesù Cristo
Girolamo Paradisi
Dal Convitto di Napoli li 27. Settembre 1831-
P.S. Questo Reverendo__Padre Provinciale sul partire per Monopoli jeri m'incaricò di scrivere alla Paternità Vostra Molto Reverenda che si era da Lui portato un tal [...] Padre Castelli di Sicilia, il quale gli disse, che dalla Paternità Vostra gli sarebbe scritto sul suo conto. Attende perciò su quei fogli ordini della Paternità Vostra Molto Reverenda.
Sono arrivati dopo le 22 ore i Padri Grassi, e Compagnie, e tutti bene.
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Napoli 27. Settembre 1831. Padre Paradisi