Bongiardino, Ignazio , Salemi, January 6, 1821
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Reverendissimo in Cristo Padre
Pax Christi
Da gran tempo io nodrisco il desiderio di portarmi a faticare in paesi stranieri; desiderio conosciuto proveniente da Dio da' miei passati Padri Spirituali, come da' Padri Brighenti, Zuniga, Goja, ed altri: conosciuto puranche tale dal morto ultimamente Nostro Padre, il quale avea scritto al Padre Zuniga allora Provinciale, che se io mi fossi trovato Sacerdote, avesse fatto partirmi per l'America: ma tale no mi trovai, e perciò non ebbe effetto l'ordine di Nostro Padre. Sento ora, che si va in cerca di qualche soggetto per l'Irlanda; eccomi pronto per andarvi in questo punto medesimo. La mia risoluzione non è cieca, ma ponderata e posta ad esame per molti anni. Aspetto da Vostra Paternità Reverendissima quanto Iddio vuol disporre di me. A suoi santi sacrificj mi raccomando moltissimo, e sono
Di Vostra Paternità
Reverendissima
Ubbidientissimo in Cristo figlio
Ignazio Bongiardino
Salemi 6. Gennaio 1821
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~È già a tutti noto, che Ignazio Bongiardino col massimo scandalo, e colla massima ingratitudine, tanto verso l'intiera Compagnia, che nel suo seno l'ha amorosamente allevato, quanto verso i Superiori maggiori, che l'hanno, senza di lui merito alcuno stimato cordialmente, sia giunto, dopo diciassette anni di religione, al passo violento e insensato di voler fare ritorno nel secolo. L'essere entrato senza riflessione, e per opera di maligni soggetti, in sospetto de' Superiori a carico suo; e l'essere stato dalle medesime maligne persone persuaso, che l'impegno de' Superiori in richiamarlo in questa era solo per cacciarlo dalla Compagnia per alcuni loro motivi, lo rese ostinatissimo e refrattario a qualunque comando. Egli stesso confessa, che la paziente longanimità de' Superiori, e le affettuose premure de' suoi Confratelli sarebbero state affatto inutili, se il misericordioso Signore ispirato non gli avesse, che per acquietare i suoi rimorsi, miglior partito si era l'essere scacciato dalla Compagnia innocentemente, e non già abbandonarla di sua propria volontà. Intanto però egli ben si avvede di aver calpestata ogni legge, dimenticato ogni suo dovere, scosso il freno dell'ubbidienza professata per voto, e mostruosamente offeso, non che i Superiori, ma il corpo tutto della Compagnia eziandio. Per la qual cosa protesta egli conoscere, che a tanto male unico sarebbe il compenso, il venirgli, cioè, stracciato a dosso quell'abito, che non ha mai meritato, e di cui con quest'ultimo fatto si è reso assolutamente indegno. Ond'è che convinto di una tal verità, non solo è prontissimo a qualunque siasi pena, che gli si voglia infliggere (la quale sarà sempre minore della meritata), ma eziandio persuasissimo, che il suo vivere nella Compagnia è un viverci per grazia. Sieno poi tutti sicuri, che il passo meditato per puro inganno, non ha in lui neppur scemato per poco quell'affetto, che ha sempre nodrito per la sua cara madre la Compagnia; anzi si è più accresciuto a misura del di Lei singolare amore in questa occasione: e se qualche fatica ha egli sostenuta sinora per essa, preparato ora ritrovasi a sostenerne delle maggiori, per mostrare col fatto ciò che asserisce colla bocca. Egli infine come cordialmente ringrazia tutta questa comunità per la premura mostratagli, così caldamente la priega a non privarlo delle sue fervorose orazioni a Dio, perché lo spirito della Compagnia si rinnovi in lui, e viva in essa, quantunque ribelle ne sia stato, coll'affetto e coll'umiltà di un figlio ravveduto e perdonato. E giacché ritrovasi assente il Padre Provinciale, egli spontaneamente coll'aver confessato il suo delitto, sottomessi a qualunque siasi disposizione del Padre Rettore, a cui fugli ordinato di presentarsi nell'essere richiamato in questa. = Bacerà i piedi a tutti.~
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Salemi 6 gennaio 1821// Padre Bongiardino