Bartoli, Daniello (1608-1685), Parma, February 2, 1627
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
Li vehementi desideri, che per infinita sua bontà si degna communicarmi il Signor Dio d’ampliare quanto mai mi sia possibile per tutto il Mondo la sua gloria, spendendo dopò ogni sorte di fatiche, e stenti anco la vita ne maggiori tormenti, mi sforzano riccorrere alla Paternità Sua nelle cui mani dopo il Signor Dio stà il darmene l’adempimento. Confesso coram Domino a Sua Paternità, che per la gratia che tall’hora mi fà Sua Divina Maesta di conoscere qualche particella di ciò, che merita l’essere suo Divino, tutta la gloria, che sin ad hora hà da suoi Santi havuta mi pare un niente rispetto quella, che mi da desiderio di procurargli. Et per questo, indifferente sì, ma però con ogni maggior affetto me gli offerisco a suoi piedi indegnissimo strumento della Divina Gloria nella conversione de gli Infedeli in qualunque parte del Mondo giudicherà Sua Paternità mandarmi; desideroso, qualunque mi sia, di sostenere a questo fine ogni sorte di patimenti, e quando piaccia al Signor Dio la morte. Ne mi ritira punto dal chieder si gran cosa la chiara cognitione, et continova sperienza del mio pochissimo spirito, e totale inhabilità à si grande impresa: anzi, come per trè anni m’hà persuaso il non ardire di scuoprirla alla Paternità Vostra, così hora mi rincora maggiormente, conoscendo l’usanza del Signor Dio, che suol tall’hora eleggere a maggiori imprese chi meno n’è degno. Gittatomi dunque a suoi piedi Padre mio amantissimo con ogni affetto possibile di novo me gli offero, et in tutto indifferente, et in tutto bramoso di quanto prima mi sia possibile applicarmi alle fatiche dell’Indie, et al desiderato fine della Divina Gloria nel Martirio: Et per fine pregandogli dal Cielo ogni pienezza si Spirito Santo le dimando humilmente prostrato la Paterna benedittione.
Di Sua Paternità
Figlio, e Servo indegnissimo
Daniele Bartoli.
Parma 2 di Febraro 1627.