Montel, Giovanni, Naples, June 29, 1650

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29

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48

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Molto Reverendo in Christo Padre Nostro

Pax Christi

La raggione, perche sono dimorato tanto scrivere a Vostra Paternità sopra la mia vocatione all’Indie, essendo passati gia cinque mesi, non è stata l’essermi in quella intepidito, perche, come da tante circostanze hò compreso, essendo cosa da Dio, che già mi hà destinato per operario di quelle parti, và sempre perfettionandosi, staccandomi da quanto è in Europa; ma il sapere che non vi è occasione per adesso, disponendolo cossì Iddio per altri suoi consegli. Nondimeno come che questa speranza differita sopra modo mi affligga desiderando quanto più presto si può vedermi dove Iddio mi chiama, determinai di Venire a Vostra Paternità come quella, che sola può consolarmi in cosa di tanto servitio di Dio. Per questo con tutto l’affetto dell’animo mio, et anche con le lagrime all’occhi la prego che non dia la repulsa a questi miei desiderii. Desidero che Vostra Paternità, gia che da parte del Padre Vincezo di santa memoria, hò havuto, per mani del nostro Padre Rettore il crocifisso con l’aviso per l’Indie, del che ne può dare piena informatione a Vostra Paternità il Padre Secretario; lo confermi, dandomi la sua benedittione, e licenza d’andare all’Indie, per quando Iddio resterà servito che si ponga in essecutione. Il che non mi sarei mosso a cercare a Vostra Paternità se Iddio non mi havesse prevenuto con certa speranza d’haverlo a conseguire. Confesso a Vostra Paternità la verità, che da questo dipende tutta l’allegrezza di mia vita, vedendo posto in sicuro l’adempimento del voto, con che alcuni anni fà mi consacrai alle missioni dell’Indie. E se bene è vero che mi sento tirare al Giappone, per dove, come Vostra Paternità mi disse, erano sono necessarii operarii fatti, non di meno, secondo a me pare, non nascerebbe inconveniente l’apparecchiarmi nell’Indie, ma di questo tratterò con Vostra Paternità quando sarà levato l’impedimento, che tiene adesso serrata la porta; per hora la prego per l’amore che porta al sangue di Giesù Christo, che mi voglia concedere la licenza, prescindendo dal tempo in che s’havrà ad esseguire. Ne dubito, che, gia che mi ha concesso l’adempimento della mia vocatione alla Compagnia, mi habbia hora a concedere quello dell’Indie; obligandomi con questa gratia a tener sempre memoria di Vostra Paternità in ogni parte che starò, et in che esercitio mi imporrà l’Ubbidienza, et à ricompensarla con orationi a Dio per Vostra Paternità, alli cui Santi Sacrificii, et orationi molto mi raccomando.

Di Vostra Paternità

Figlio, e servo indegnissimo

Giovanni Montel.

Napoli 29 di Giugno, giorno delli Prencipi dell’Apostoli, 1650

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Napoli 29 di Giugno 1650 // Giovanni Montel // Indie. hà avuto il // crocifisso

Al Molto Reverendo in Christo Padre nostro il Padre // Francesco Piccolomini Generale // della Compagnia di Giesù. // Roma

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Citation

“Montel, Giovanni, Naples, June 29, 1650,” ARSI, FG 746, 48, Digital Indipetae Database, accessed September 19, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/2655. Transcribed by AC and EF.