Ammirata, Giuseppe (1796-1867)
, Palermo, February 6, 1834
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Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
Il desiderio che ho sempre avuto di consacrare la mia vita in un modo particolare alla gloria di Dio mi stimola di sottomettre alla vostra paternità inquesta occasione i sentimenti delmio cuore affinchè se è volontà di Dio possa giungere adottenermi lagrazia. Daché io entrai nella Compagnia, ed anche prima d’entrarvi, essendo conregato di San Luigi Gonzaga ho avuto sempre un interno impulso d’andare alle straniere missioni per impiegarmi tutto al servizio di Dio, ed all’aiuto delle anime. I patimenti, le fatiche, e la stessa morte che potrò incontrare in tale occasione non solo non mi atterriscono, ma piuttosto mi animano a desiderarlo. Perocchè mi pare, col divino soccorso, di potere soffrire tutto. Ne ho potuto colmio confessore e colnostro padre provinciale e sono stato da essi confortato a pregar Dio che miconcedesse tal grazia e […] disposti agli ordini de’ Superiori […] ma io confidando nella intercessione della mia Cara madre Maria spero di esaudirmi.
Pochi anni sono temendosi in queste nostre parti l’inviasione del morbo contagioso, io mi era profferto al nostro Padre provinciale di assistere gli ammalati in caso di necessità: avendo la divina misericordia allontanato da noi questo castigo, mi è rimasto l’antico desiderio, e il continuo impulso del cuore che io non dubbito essere divina ispirazione, perché avendone più volte parlato al mio padre spirituale ed esaminati tutti i motivi […] parte e per l’altra, mi pare di non trovarvi nessun fine umano. Sappia Vostra paternità che il mio mestiere primario è di fontaniere e fabbricatore; intanto non mi riuscirebbe nuovo l’assistere alla cucina e dall’infermaria avendo avuto occasione di lavorare in queste officine. la mia età di anni .38. incirca è la salute che Dio mi concede abbastanza forte potrebbero servirvi di grande aiuto alle fatiche e travagli delle sospirate missioni
Prego dunque a Vostra paternità reverendissima con tutto il mio cuore di accettare benignamente questa mia supplica, e se crede nel Signore di darmi questa consolazione, non ne […] perochè ne sento una vivissima brama. disponga però di me come dove e quando vuole giacchè io non ho inclinazione né peruna parte né perun’altra. Che sepoi giudicherà di non accordarmi la grazia io sono egualmente disposto a rassegnarmi alla volontà di Dio, che non può meglio manifestarmi, che per mezzo suo.
intanto baciandole umilissimamente la mano è domandandole la paterna sua benedizione con profondo rispetto mele dichiaro il suo umilissimo servo e figlio in Christo
Di Vostra Paternità Reverendissima
Reverendo Padre Nostro Giovanni Roothaan
(Roma).
Giuseppe Ammirata fratello cuadiotore
della Compagnia di Gesù
Palermo 6. Febraro 1834.
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Palermo 6. Febbraio 1834. // Fratello Ammirata // Coadiutore Temporale
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Reverendo Padre Giovanni Roothaan // Preposito Generale // della Compagnia di Gesù // Napoli per Roma.
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, Palermo, February 6, 1834,” ARSI, AIT 1, 144, Digital Indipetae Database, accessed November 21, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/2513. Transcribed by MR.