Manfredini, Giuseppe Luigi, Reggio Lombardo, April 25, 1832
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~Provincia Romana – Reggio 25 aprile 1833.
Fratello Scolastico Giuseppe Manfredini.~
Molto Reverendo in Padre Nostro
Vengo da Vostra Paternità Molto Reverenda a sciogliere e ad adempire un voto conceputo, approvato, e fatto il giorno sacro della Pentecoste dello trascorso anno, cioè di chiedere dentro un anno le Sacre Missioni. Veramente io stupisco, come mai il Signore benignissimo siasi degnato di mettermi in cuore un tal desiderio fino dacchè chiesi la Compagnia nell’età di quattordici in quindici anni, e me l’abbia sempre mantenuto, e tanto più ardente, quanto più mi sento colla sua grazia stretto alla sua Croce. Fui altre volte per chiedere; ma la considerazione del mio scarso talento, delle mie scarsissime abilità, della debole e fiacca memoria per imparar lingua straniera mi ha sempre rattenuto ad invidiare la sorte di que’ fortunati, che da Vostra Paternità furono mandati a metter anime in Cielo. L’anno passato però, non so il perché, o forse perché cominciai qualche poco ad esercitare lo zelo, massime in occasione del terremoto, o forse perché quei pochi disaggi sofferti, li accettai volentieri; la divina bontà me lo accese sì ardente questo desiderio delle Missioni, che proposi far voto di chiederle: quanto mi fu approvato dal mio Padre Spirituale, ed espostolo al mio Superiore, mi consigliò rivolgermi dirittamente a Vostra Paternità Molto Reverenda: ciò che intendo fare con questa mia.
Conosco di non meritare in verun conto una tanta grazia: giacché per si fatti ministeri si richieggono uomini di gran virtù e sapere, delle quali cose io sò poverissimo: ciò non pertanto, considerando che non inutilmente il Signor Dio suol dare cotali desideri, e che dei più deboli e vili strumenti si serve talora per propagar la sua gloria, mi da cuore e mi fa sperare di poter essere anch’io nel beato numero di coloro, i quali le forze la sanità, e la vita stessa danno pel nobil fine di salvar anime.
che se Vostra Paternità bramasse sapere a quel parte io inclinassi; propenderei per gli Stati-Unit, ed in quanti ancora tra gl’Indiani. Con tuttociò indifferente a qualunque luogo.
A quiete della mia coscienza prega Vostra Paternità Molto Reverenda scrivendo al mio Reverendo Padre Rettore di manifestarmi, se abbia ricevuta questa mia, onde resti sicuro il voto essere adempito: mentre la stima, la venerazione, e l’ossequio baciandole la reverenda mano sono
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Inutil suo servo in Christo
Giuseppe Luigi Manfredini Societatis Iesu
Reggio Lombardo 25. Aprile 1833
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Reggio 25. Aprile 1833. // Fratello Manfredini
Al Molto Reverendo Padre // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito Generale // della Compagnia di Gesù // Roma // Casa Professa