Guagliata, Giuseppe Ignazio, Palermo, June 21, 1838
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
Sembrerà per fermo a Vostra Paternità molto importuno il mio zelo, mentre ardisco farmi con una seconda lettera a pregarla della grazia desideratissima delle estere missioni. Ma che? Tanto più in me si accresce la brama di giovar quelle anime derelitte, quanto più conosco le favorevoli disposizioni di Vostra Paternità manifestate a me e per mezzo di cotesto padre Provinciale Spedalieri nella risposta alla mia lettera de’ 3. dicembre 1837., e per mezzo di questo padre Taparelli mio confessore con lettera de’ 27. maggio di quest’anno; quanto più veggio promossi a quelle spedizioni i meritevolissimi miei padri e confratelli; e quanto più comprendo i divini disegni su quei popoli infelici. Imperciocchè intesi non ha guari da un erudito viaggiatore bavaro, che i Turchi abitanti l’Affrica e massime quei di Algeri e della costa adiacente sono molto proclivi a riunirsi alla cattolica Chiesa, e quindi desiderano di avere ne’ lor paesi missionari cattolici: il perché sarà fatta di qui a non molto dal succennato bavaro calda instanza al sommo Pontefice, onde si compiaccia appagare le sante voglie di quei miseri Maomettani. Oh qual tripudio sperimentai nel mio cuore in vedendo aperto un altro vasto campo agli apostoli di Gesù Cristo! Felici quelli, cui toccherà in sorte il lavorare in quest’altra vigna del Signore! Ma deh! io non sarò fosse in quel numero! E ne trovo la cagione nella mia somma indegnità ed insufficienza in ogni cosa che riguardi o lo spirito, o le dottrine, o l’ingegno necessari all’uopo. Desisterò io pertanto? Ah no: io pregherò incessantemente Iddio misericordiosissimo a rendermene degno; pregherò la santissima Vergine a consolarmi; pregherò il Santo Padre Ignazio a non defraudare le mie speranze; pregherò il mio santo Luigi che Apostolo fu e Martire di desiderio
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ad intercedere per me presso Dio, e ad inspirare a Vostra Paternità sentimenti favorevoli ai miei desiderî che pur mi sembrano retti. Che se poi il Signore, non ostante i miei accesi voti, non vuole pe’ suoi giustissimi fini accordarmi una tal grazia, ed io mi acqueterò ai suoi santissimi voleri; poiché ancor questo credo fermamente che ritorna a maggior gloria sua.
Intanto io non cesserò di porgere a Vostra Paternità le mie suppliche, acciocchè mi conceda una volta la grazia cotanto da me desiata, pel sangue dell’amantissimo Gesù sparso in copiosa redenzione di quelle anime sventurate che, per mancamento di chi le aiuti, sicurar non si possono della patria beata, ma per contrario precipitano nelle inestinguibili fiamme, lontane in eterno dal loro Dio.
Io spero che Vostra Paternità mi esaudisca; mentre raccomandandomi ai Suoi Santissimi Sacrifici col dovuto rispetto mi rassegno
Di Vostra Paternità
Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Padre Giovanni Roothaan Generale
della Compagnia di Gesù
Roma
Infimo tra i figli in Cristo
Giuseppe Ignazio Guagliata
Palermo il dì 21. giugno sacro a San Luigi Gonzaga 1838.
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Palermo 21 di Giugno 1838 // ---- Padre Guagliata // petit missiones
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Padre Giovanni Roothaan Genera//le della Compagnia di Gesù // Napoli Per Roma