Zerbinatti, Pietro (1809-1845), Naples, June 9, 1841
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Molto Reverendo Padre Generale
Pax Christi
Troppo bene riconosco nelle disposizioni de’ Superiori le superne di Dio Creatore; e però conformandomi al Santo suo volere mi conviene rintuzzare ogni contraria affezione. Nondimeno era altresì persuaso che Dio dispone delle umane cose attenendosi ordinariamente alle leggi che danno ordine alle medesime: e lascia quindi a me l’arbitrio, non meno che a miei superiori, di regolarci conforme i lumi, di cui come uomini siam capaci, anche relativamente al fine superiore all’umano. Dietro cotal principio, e le disposizioni osservate in fatto di Missione, chi mi divieterà di presentarmi con questa mia alla Paternità Vostra e chiederle come mai a me il fumo come si suol dire, a questi miei fortunati compagni l’arrosto? cioè a me la promessa (di che sinceramente le rendo grazie cordialissime) a questi la realtà della grazia? E si indussero pur essi a chiedere un tanto bene dietro la cognizione delle relazioni che passavano da tanti anni con la Paternità Vostra e il suo servo: sarà dunque vero che erunt primi novissimi et novissimi primi? ma tal minaccia fu intimata ai superbi, ne io fui il primo per superbia. Nè ho motivo di credermi dimenticato dalla Paternità Vostra, troppo recente è la preziosa sua ricapitatami ultimamente. Forse furono essi felici in sapersi prevalere della opportunità offerta dal Monsignore Rosati? ma io dietro quel age quod agis che mi avea intimato per ora la Paternità Vostra non pensava a svilupparmi dalle fatiche del mio ministero per abboccarmi con Lui; tanto più avea la mira di conchiudere tal fatto colla sola mia Madre la Compagnia all’appressarsi dei Padri Procuratori. Che se mi sia d’ostacolo l’avere studiato tre soli anni di Teologia Scolastica, mi permetta la Paternità Vostra questa superbia di rappresentarle che anche negli esami avvengono delle disgrazie permesse dalla Provvidenza superna; e che poi tre anni di Teologia in Napoli nei primi corsi non sono una zacchera. E poi, solo abbisognano le Missioni di Teologoni? e che non si può operare, senza curarsi di andar dietro a sottigliezze di Protestanti, che alla fine a dì nostri non oppongono le astrusità dia Aristotile; ma grossolane cose alle quali può rispondere anche un corto ingegno come il mio?
Nel resto questa sia la parte che da me potea pretendere in tal fatto la superna Provvidenza presso la Paternità Vostra perchè non fossi poi incolpato di indolente ed inoperoso. A Vostra Paternità spetta risolvere giusta quei lumi che più splendidi, e copiosi
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la diriggono a savissime risoluzioni. Solo le aggiungerò che non voglia aspettare che mi si snervino le forze, e consumino gli spiriti; chè già corro il trentesimo secondo anno. E con tutto il rispetto ossequiandola mi raffermo
Della Paternità Vostra Molto Reverenda
L’Infimo e Ubbidientissimo in Cristo servo
Pietro Zerbinatti della Compagnia di Gesù
Dal Gesù nuovo di Napoli 9. Giugno. 1841
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Napoli.—— 9 Giugno 1841.—— Padre Zerbinatti // Iterum petit missiones.
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Preposito Generale // Il Molto Reverendo Padre Giovanni Roothaan della Compagnia di Gesù // Roma