Zerbinatti, Pietro (1809-1845), Naples, February 2, 1841
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Pax Christi
Molto Reverendo in Cristo Padre Generale
La grandezza del benefizio or ora compartitomi trascende lo spirito delle espressioni che farebbono mestieri per significarle i sensi di cordialissima gratitudine. Il sacrificio che già da diciasette anni avea incominciato indossando le sacre lane della Compagnia, per misericordia di Dio, e condiscendenza della Compagnia è compito. Intanto per un ringraziamento alla medesima in persona della Paternità Vostra confesserò che siano troppo poco le semplici e sole parole, al debito delle quali però intendo altresì di soddisfare presentemente. Ben comprendo che troppo meglio si confanno le opere; e così m’assista la divina grazia, che per quanto valgono le mie forze tutte saranno al pieno servigio, e alla disposizione del volere di Dio, e della Compagnia per Lui: cioè adoprerommi per l’altissimo fine di Lei e nell’impegno della propria santificazione e in quella dei prossimi. Per la prima mi gioverà dipendere dalla grazia superna dietro la direzione della Compagnia; per l’altra con vie maggior impegno e Zelo m’occuperò nei ministeri che mi si affideranno.
Se non che chì mi impedisse di soggiugnere alla Paternità Vostra che non intendo d’escludere quello delle Santissime Missioni, per le quali non poche volte ho umiliate le mie proferte; ma l’esser esaudite è cosa che ancora dee verificarsi. Molto Reverendo Padre non si maravigli che io non abbia insistito troppo caldamente, e che mi sia tenuto alle semplici proferte. Di ciò non è cagione languidezza di volontà, è un timore che la fervenza delle richieste non fosse in me effetto di troppa audacia. Il poco che posso mi è troppo noto, e non so di per me giudicare se sia sufficiente a tanto ministero; e sebbene sia debito mio attendere, e sperare il di più dalla liberalità di Dio che chiama, pure ho stimato che tal confidenza non escluda l’usata discreta circospezione. Poichè ove mi sia dato che le proferte vengano esaudite per Superna ispirazione, avrò senza fallo il diritto presso il banco delle divine beneficenze a quel di più che nel fatto avessi poi conosciuto essermi di mestieri; laddove proponendomi con risoluzione ardita, avrei potuto dappoi entrare in sospetto di me medesimo come degno del trattamento di quel servo che si assise alla mensa senza la veste nuziale; e così se non altro proseguire con isgomento, che troppo osterebbe al fine dell’intrappresa. Pertanto dietro la scorta di cotale massima caminerò del medesimo passo nella presente occasione, nella quale dovendo palesarmi riconoscente pel nuovo favore communicatomi dalla Compagnia nell’ammissione a più stretto vincolo seco Lei; e dell’altro canto nulla in me scorgendo che già non gliel abbia dato, ho stimato di soddisfare ai doveri di figliale gratitudine se rinovelli la memoria della volonterosa esibizione; che se sia esaudita, stimerò d’essere in tutta l’estensione tutto della Compagnia, in compenso del troppo più che Le debbo.
Persuaso delle Paterne accoglienze riverentemente le bacio la destra e mi raffermo con figliale rispetto
Della Paternità Vostra Molto Reverenda
Infimo e Ubbidientissimo in Cristo Servo
Pietro Zerbinatti della Compagnia di Gesù
Dal Collegio del Gesù nuovo in Napoli 2. Febbraio 1841.
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Napoli. ---- 2 febbraro 1841. ---- Padre Zerbinatti. // 1. Ringrazia per il grado // 2. Di nuovo domanda le missioni
Al Molto Reverendo Padre in Cristo // Il Reverendo Padre Giovanni Roothaan della Compagnia di Gesù // Preposito Generale // Roma