Livolsi, Filippo (1801-1874), Palermo, July 3, 1840
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
La imminente partenza per la missione della Valachia dei fortunatissimi padri Basile, Guagliata, e Bartoli mi ha ridestato nell’animo un’accesissima brama di esser loro compagno ne’ patimenti, e ne’ travagli, che dovranno incontrare in quelle remote regioni per la maggior gloria di Dio, e pel bene delle anime. Questo mio desiderio è egli frutto di una singolarissima grazia del Signore, il quale per sua infinita misericordia da molti anni mi ha eccitato un’invitto coraggio per incontrare qualunque sorta di patimenti, sin’anco la morte stessa trattandosi di difendere la di lui gloria, la santissima religion nostra.
Io sono il più meschino fra i fratelli nostri coadiutori, e però mi reputo indegnissimo di una sorte così beata di spargere il sangue per Gesù Cristo; ma pure dico tra me medesimo; e chi sà se Iddio, si vorrà servire di me inetto strumento, ed oggetto d’ignominia per diffondere sempre più col sangue, e colla vita il suo sacrosanto Vangelo? Toccò questa sorte al beatissimo mio confratello il martire giapponese, e perchè disperare che non tocchi anche a me? Il martirio è dono tutto di Dio; nè avvi virtù umana, e naturale che possa subirlo e meritarlo degnamente. Dunque come che io sia uno scellerato, un peccatore, pure mi è lecito lo sperare vivamente, che Iddio voglia contentare quelle brame di cui Egli stesso ne è l’autore. So bene che tali grazie non si concedono che a persone di alta perfezione: io certamente non son tale, ma procuro coll’ajuto del Signore di corrispondere alle sue grazie, che me le sento piovere nel cuore a dismisura in questo sacro ricinto del noviziato, dove io mi trovo destinato a servire e provvedere ai bisogni degli Accademici nostri di primo anno. Tra queste la più cara a me, e specialissima io la reputo quella di avermi spinto il cuore a vergare la presente alla Paternità Vostra per dimandare le missioni estere. Deh! mio reverendo Padre, non
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isdegni di accettare le suppliche di un povero fratello della Compagnia no nostra, dell’ultimo tra i suoi figli. Scrivo col cuor nelle labbra, e ne è testimonio il mio Padre spirituale; ne è testimonio Iddio stesso, la Vergine santissima, ed il nostro santo Padre, ai piedi dei quali porgo umilissime suppliche per ottenere la bramata grazia. Sarei pronto a partire anche ora ad un piccolo cenno della Paternità Vostra accompagnando alla Valachia i cennati Padri missionarj. Che se la Paternità Vostra in Domino giudica di differire ad altra volta la mia partenza, io profondamente adorando le divine disposizioni, resto contento come se ora dovessi partire.
Ma perchè la Paternità Vostra possa umanamente parlando non isbagliare nella scelta di me per le missioni estere, candidamente espongo quanto valgo per doti adatte per le missioni estere. La mia professione è di Pittore; io l’ho esercitato anche entrato nella Compagnia. Questa dote che credo (come rilevo dalla lettura delle vite de’ missionarj nostri) molto confacente per tirare i prossimi a Dio, forse spingerà la Paternità Vostra a scegliermi tra i fortunatissimi fratelli destinati alle missioni estere. Mi sento dire però, che mi manca la principale dote della virtù dell’orazione, della mortificazione, e della umiltà. Quantunque io sia poco inoltrato in queste virtù, pure confido nella grazia del Signore, che arriverò ad acquistarne quel capitale necessario, e richiestomi. Perdoni la Paternità Vostra se io con questa mia l’ho tediato. La prego bensì a ricordarsene spesso per veder presto appagati i miei desiderj. Conchiudo col pregarla da ultimo ad avermi presente ne’ Suoi Santi Sacrifici e a darmi la sua paterna benedizione, mentre umilmente baciandole le venerande mani, mi soscrivo.
Di Vostra Paternità
Il molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Il Padre Giovanni Roothaan
Generale della Compagnia di Gesù
Roma
Indegnissimo in Cristo figlio
Filippo Livolsi
Palermo 3. luglio 1840.
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Palermo 3 Luglio 1840. – Fratello Filippo Livolsi // Petit missiones
Al molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Padre Giovanni Roothaan Generale // della Compagnia di Gesù // Roma