Trotta, Giovanni Antonio, Naples, January 29, 1840
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Pax Christi
Molto Reverendo in Cristo Padre
Il desiderio della propria e dell’altrui salvezza, che mi spinse un tempo ad entrar nella Compagnia, mi spinge ora a presentare a Vostra Paternità questa mia lettera, in cui coi più umili e veraci sentimenti del mio cuore mi fo a chiederle la grazia d’essere adoperato per le missioni dell’India e del Giappone già gran tempo da me sospirate, onde impiegare i miei sudori e la vita nella propagazion della fede e nella conversione degli infedeli. Ed a ciò fare mi han mosso molti motivi, ma infra gli altri i seguenti,
1.° Una attenta considerazione dell’amor grande, che Iddio Nostro Signore mi ha mostrato in tante guise, e specialmente nell’avermi chiamato alla Compagnia, benchè mi avesse ravvisato indegnissimo d’un tal favore. Alla qual considerazione se aggiung[a]si quella dell’ardentissima carità mostratami dal suo [Amazzato] Figliuolo coll’arrivare fino a dare per noi il sangue e la vita, io non so come meglio corrispondere a tanto amore, che coll’esibirmi prontamente a spender la vita nella conversione di tante anime ricomprate col prezzo del suo preziosissimo sangue, e bisognose d’estremo soccorso. 2.° La caducità della vita presente, la quale, perchè brevissima, richiede, che in piccolo spazio di tempo si fatichi tanto nel procurar la divina gloria e la salute delle anime, quanto si farebbe in molti p[…] anni, se si avessero, o si vorrebbe aver fatto in punto di morte. Nè io penso, che abbiasi maggiore occasion di patire e di faticare assai, che nell’impiegarsi a pro delle anime nelle faticosissime missioni tra gl’infedeli. E questo è stato un de’ motivi, che mi ha spinto a chiedere a Vostra Paternità piuttosto le missioni dell’India e del Giappone, che di verun altro luogo; perciocchè non essendo ivi nè case, nè collegî della Compagnia, nè donde vivere, maggiori possono essere i patimenti e gl’incommodi. 3.° L’esempio non men di que’ nostri antichi padri, i quali un tempo in queste missioni versarono sudori e sangue; che di quelli, i quali presentemente occupansi in varie missioni tra mille disagi. E se quelli col divino aiuto si lodevolmente impiegaronsi in sì rimote parti a vantaggio delle anime; e questi sì fruttuosamente esercitansi ora nella conversione degli idolatri, posso io sperare col medesimo aiuto divino, e colla protezione della Santissima Vergine, in cui confido assai, e per cui mezzo ho gran fondamento di credere essermi sorto in cuore un somigliante desiderio, che per me altresì non sit abbreviata manus Domini. 4.° L’eterna indigenza, in che si trovano quelle anime per mancanza di operai, ed il gran frutto, che se ne può sperare; laddove quì in Europa o non è sì grande la necessità, o non mancano degli operai, che vi s’impieghino. 5.° I grandi debiti, che ho con Dio, a quali non credo di poter meglio sodisfare, che coll’offerirmi efficacemente per amor suo ad ogni sorta di patimenti, di che son piene le missioni dell’India. 6.° Finalmente un forte stimolo, cui di continuo sento al cuore, di recarmi colà; talchè senon mi adoperassi per ciò con ogni mio potere, gran tristezza e rammarico ne avrei a provare nel punto di mia morte. Avrà dunque Vostra Paternità nella persona mia, comechè dispregievole, un soggetto pronto a qualsivoglia fatica e stento a ben delle anime, ancorchè mi dovesse costare la vita, cui son prontissimo a dar per amor di quel Dio, che prima diede la sua preziosissima per amor mio. Non ho manifestato per l’addietro a Vostra Paternità questo mio desiderio, perchè mi persuadeva, che non sarebbe stato possibile ad effettuarsi, se non fossi stato pria sacerdote; ma ora essendo già sacerdote, e nel fine dello studio della teologia, e bene in salute, sono in buon punto d’esser quanto prima adoperato da Vostra Paternità nelle missioni tra gl’infedeli; se pur qualche mio mancamento non me ne renda indegno.
Di Vostra Paternità
Infimo in Cristo Servo e figliuolo
Giovanni Antonio Trotta della Compagnia di Gesù
Napoli 29 Gennaro 1840.
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Napoli 29 Gennaio 1840 – Padre Giovanni Antonio Trotta // petit missiones Indiae et Japoniae
Al molto Reverendo in Cristo Padre // Il Padre Giovanni Roothaan della Compagnia di Gesù // Roma