Finotti, Giuseppe Maria (1817-1879), Rome, November 23, 1838
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~Provincia Romana – Roma, 23 Novembre 1838
Fratello Scolastico Giuseppe Finotti~
Molto Reverendo in Cristo Padre
Pax Christi
L’ultimo de’ figli di Vostra Paternità osa quest’oggi parlare con Lei. Il motivo per cui io parlo si è per essere usato nelle missioni straniere. Da tutto quello che Le dirò potrà scorgere questa ultima mia deliberazione avere un po’ del subitano, ne’ io ho voluto dissimularlo, perchè amo che l’anima mia ed ogni suo intimo sia manifesto a Superiori. Sappia pertanto Vostra Paternità che io ho sempre avuto l’ispirazione di chiedere le Missioni straniere, e a dir vero, oltre chè la mia vocazione alla Compagnia ha un non so che di straordinario fin dall’età di due anni, uno de’ motivi più impellenti per entrare in essa in essa si è stato l’esercizio che sperava poter ottenere delle Missioni le più ardue, e questo solo mi ha in parecchi occasioni fatto far fronte a contraddizioni tanto più forti quanto più interne e lusinghevoli. Aveva io pertanto destinato di offrirmi con ogni pienezza di oblazione a’ piedi della Paternità Vostra l’anno venturo dato che avessi, coll’ajuto di Dio, l’esame de universa in re Philosophica, e questo aspettare io lo voleva, primo perchè vi temeva molto dell’umano, come potrò dire a Vostra Paternità viva voce; secondo perchè voleva bene apprendere lo spirito vero della Nostra Santa Compagnia cui sempre vo’ studiando sulle regole, su gli Esercizj del Nostro Santo Padre, sulle vite de’ Padri Nostri e su le lettere e le ordinazioni de’ Generali. E perchè io quando ho fatto una risoluzione coram Deo mi piace più che posso tenermi ad essa strettamente, parecchi volte che mi è venuto desiderio di presentarmi a Vostra Paternitànon l’ho voluto fare. Ma come dunque questa risoluzione? ecco. Avendo avuto io quest’oggi occasione di parlare col Padre Waterwort, ho inteso da lui come il buonissimo Padre Çadwic Missionario in Calcutta ha chiesto a Vostra Paternità oltre i Maestri Inglesi qualche Scolastico Italiano, e che la Paternità Vostra ha risposto che la Missione di Calcutta deve per ora rimanere all’Inghilterra, e che non ha Italiani da dare perchè non ha chi gliene chieda. Padre Generale, infirma mundi elegit Deus. eccomi qua; io lo confesso, e lo conosco, son troppo addietro nella virtù, sono indegno, sono giovine assai, e questo stesso mi fa vergognare di parlare di queste cose. Ma e non potrebbe forse lo spirito di Dio investirmi come investì già il giovinetto Giuseppe, e Saule, e David, e quel Nostro Martire Giapponese, e San Stanislao, e ‘l Berchmans, e se questo è troppo tanti giovani Catechisti?
Io Le confesso, Molto Reverendo Padre, che se Vostra Paternità mi desse un solo cenno io sarei pronto a partirmene senza provvedermi neppure della minima cosa che si fosse; E a dir vero io sempre ho procurato da un anno in qua di rendermi atto a pa[r]tire quando piacesse alla santa Ubbidienza, e perciò nelle più piccole occasioni essere sempre a tutte le cose indifferente.
Prima di scrivere questa mia mi sono ritirato a fare orazione avanti a Gesù Cristo che è l’unico amico cui vorrei avere al mondo, e mi pare aver avuto questa risposta: proponessi pure la cosa, che o sarebbe esaudita la dimanda ed allora Deo gratia, o non lo sarebbe, ed allora mi potrebbe servire di buona confusione perchè i Superiori non mi stimano da quello che io presumo di essere. Padre dell’anima mia, e chi sa che il Signore non abbia disposto di servirsi di me per fare vedere fin dove arrivi la sua Potenza e Misericordia. Quand’io penso a questo mi vengono le lagrime agli occhi.
Termino con palesarle che quello che io ho scritto in questo foglio, è quello che io continuamente volgo in cuore nell’orazione, fra giorno, e nella notte, e sempre.
Vostra Paternità disponga di me come dell’ultimo de figli suoi, e Le chiedo intanto grazie di volermi ammettere Lunedì dopo pranzo (prima dell’Ave-Maria, circa un’ora) a suoi piedi mentre fin d’ora mi protesto
Della Paternità Vostra
Infimo in Cristo Servo e figlio
Giuseppe Maria Finotti
Collegio Romano 23. Novembre 1838
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Collegium Romanum – 23 Novembre 1838. – Fratello Finotti // petit missiones Calcuttenses
Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Reverendo Padre Nostro Giovanni Roothaan // Preposito Generale Della Compagnia di Gesù // Roma