Garavini, Tommaso (1804-1858), Naples, November 25, 1837
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Pax Christi
Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Son già alcuni anni che da Benevento con gran desiderio ardii scrivere a Vostra Paternità, chiedendo le missioni straniere; ma temendo di qualche ripulsa, perchè Le fosse rappresentata la mia fisica constituzione piuttosto debole, mi gittai affatto nelle braccia provvidentissime del mio buon Dio, ed interamente mi posi a disposizione di Vostra Paternità.
Il non aver ricevuto alcun Suo cenno in risposta sul principio sospettar mi fece non esserLe pervenuto la mia supplica: ma poi stimai che e il non esserne degno e l’aver forse contrarî i voleri di Vostra Paternità m’aveano privato benanco per ora di ricevere qualche fondamento di sperare la grazia. Che che sia di ciò, col correr del tempo crescendomi in cuore la brama, ed osservando dalle antiche nostre istorie e dà più recenti esempî, che una tessitura corporale non solamente gracile ancor più della mia, ma eziandio malsana, che per divina misericordia in me non è, quantunque sia non poco trascurato, anzichè meticoloso in fatto di sanità; ho sperimentati costanti e sempre nuovi e più gagliardi stimoli a rinnovar le preghiere, dietro il consiglio del Padre Spirituale e direttore dell’anima mia. Tanto viemmaggiormente, che per bontà di Dio, soprattutto nell’anno presso a finire in Benevento, ho per l’innanzi fermo resistito alle non leggieri fatiche addossatemi straordinariamente, e per lo stesso favor celeste resisto ora in Napoli non poco gravato; con aver di vantaggio da Dio pronto corpo a lunghi cammini e di pochissimo nudrimento bisognevole.
Questo pel fisico: pel morale poi, ingenuamente confesso esser di virtù scarsissimo; ma pur con tutta schiettezza assicuro Vostra Paternità del desiderio vivo d’acquistarne col divino ajuto, e spero da’ Santissimi Cuori forza ed impegno a procedere nella via della perfezione: anzi, chequanto maggiore è il mio demerito presente, tanto sia per risplendere la divina grandezza, e la benignità della Paternità Vostra.
Del rimanente il fine delle calde mie istanze è purissimo; nè ho tralasciato, specialmente nel santo sagrificio, che ho anche offerto a tal fine stamane, raccomandar la cosa al mio buon Gesù, alla dolce Madre Maria, al Beato Francesco ed alla Santa Madre Filomena, a’ quali debbo riferire l’accrescimento continuo de’ miei pii voti.
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Confido però, che dalla paterna benevolenza di Vostra Paternità qualche motivo riceva di consolazione e di speranza di fare al caro mio Gesù un’oblazione più perfetta, e darmegli qual fante perduto ne’ ministeri apostolici a favore di quelli, che più mancano di sacri operai, e chiedendo il pane celeste miseramente non trovano chi possa a loro spezzarlo. Il mio parlar sincerissimo può a Vostra Paternità render chiaro non esser io mosso da alcuna frivola o bassa cagione, e dimandare con la fidanza di figlio ardente per sospirato oggetto dal Padre suo amatissimo. Ho a stento finor trattenuta la mano, e con dispiacere soffrii non averLe potuto ripetere i prieghi per la venuta costà del Reverendo Padre Provinciale; ma la presente opportunità più sensibilmente presentandomisi da Dio, al che dichiarare troppo a lungo andrei, mi fa implorare la grazia e con maggior franchezza e calore.
Ed infine a non più tediare Vostra Paternità accomandandomi umilissimamente a’ Suoi Santi Sacrifici, con profondo filiale rispetto Le bacio la mano e mi rassegno
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Indegnissimo in Cristo Servo
Tommaso Garavini della Compagnia di Gesù
Napoli 25 = novembre 1837.Transcription- back
Napoli, 25 Novembre 1837. – Padre Garavini // petit missiones.
Al Molto Reverendo Padre in Cristo // Padre Nostro Giovanni Roothaan // Preposito Generale della Compagnia di Gesù // Roma