Pignanelli, Francesco Saverio, Naples, December 14, 1836
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Pax Christi
Molto Reverendo Padre in Christo.
Se Vostra Paternità non mi ha veduto di nuovo prostrato avanti a suoi piedi affine di ricordarle la grazia che le domandai delle Missioni tra Barbari, non lo attribuisca a diminuzione di desiderio, o di fervore per esse missioni; ma piuttosto ad un proposito da me fatto di prima terminare gli studj, e poi rinnovare le preghiere presso Vostra Paternità in cui io riconosco la volontà di Dio Nostro Signore. Sappia perciò Vostra Paternità che io sono in quelle medesime disposizioni in cui era quando l’umiliai quelle mie, e Vostra Paternità con tanta carità degnossi farmi sentire per mezzo del Reverendo PadreFerrari Provinciale, che già mi aveva ascritto nel numero di coloro che eran destinati, saltem remote per quelle opere di tanta gloria di Dio, e bene delle anime: notizia che mi riempì di consolazione, e di gioja, e tuttora mi rallegra lo spirito semprecchè mi torna a memoria. Che anzi mi confonde, perchè penso come possa essere che io indegnissimo abbia la sorte di un sì santo ministero. Per questo fine ho studiato con impegno, affine di acquistarmi quel capitale di lettere che si richiede, come Vostra Paternità ci avvertiva nella sua diretta a tutti della Compagnia; e se la Santa Ubbidienza mi avesse creduto abile ad insegnare, volentieri l’avrei fatto per più addottrinarmi, e così poter servire Sua Divina Maestà nella Compagnia nostra in più ministeri. Debbo però confessare, per mia confusione, che circa la perfezione sono stato assai pigro, e trascurato, nè ho adempito a quanto Vostra Paternità inculcava nella sua lettera; spero però di farlo per l’avvenire.
Ad ogni modo ho gran confidenza in quel Signore la cui destra benefica non è ancora abbreviata, sicchè voglia concedermi, a pro di quelle tante anime, che vivono nell’infedeltà, quello spirito di santo Zelo necessario ad ogni Missionario, che vuole attendere davvero alla conversione dè peccatori. Eccomi dunque ora che ho terminato di studiare, e dato l’ultimo esame; e mi ritrovo nella quiete, e silenzio dè Santi Esercizj, che finora non ho potuto fare per le fatiche apostoliche, e pel [scolera] che ci ha tenuto non poco occupati; eccomi di nuovo umiliato, e prostrato à suoi piedi col più vivo affetto dell’anima mia le domando quella grazia che gli cercai delle Sante Missioni. Ah! Padre amantissimo è vero che io non la merito per i tanti miei peccati; ma la prego di concedermela per quelle tante anime abbandonate, e prive di ajuto spirituale, che tanto la desiderano. Che se Vostra Paternità crede in Domino: di conso=
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larmi, son prontissimo a tutto quel che mi ordinerà a maggior gloria di Dio fin da questo momento, assicurandola che per la Divina grazia ho forze bastevoli affin di reggere a qualunque stento, e travaglio, essendo giovane di età, e di ottima salute corporale. Finisco dunque con prostrarmi di nuovo a suoi piedi, [ed una] colla cercata grazia le imploro la paterna benedizione, pregandola a non dimenticarsi di me indegnissimo trà suoi figliuoli.
Della Vostra Paternità Molto Reverenda
Ubbidentissimo Umilissimo in Cristo Figlio, e Servitore
Francesco Saverio Pignanelli Societatis Iesu
Napoli 14. Dicembre 1836.
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Napoli 14 Decembre 1836. – Padre Pignanelli // petit missiones
Al Molto Reverendo in Christo Padre // Il Padre Giovanni Rothaan Preposito Generale della Compagnia // di Gesù // Roma