Dagot, Ferdinando, Carrara, October 14, 1853
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Molto Reverendo in Cristo Padre
Gli è da parecchi anni, che il Signore degnossi d'infondere nel mio cuore un vivo desiderio di consacrare e spendere la mia vita a pro dell'eterna salute di quelle povere e sgraziate anime, che trovansi tutt'ora involte nelle tenebre del paganesimo. Questo desiderio mi si venne ognor confermando non solo, ma ancor crescendo, e vieppiu dacchè agli altri innumerevoli benefizii questo specialissimo mi aggiunse la mia cara Madre Maria Santissima, di ottenermi cioè dal suo divin Figlio di entrare nella sua Compagnia e liberarmi a quest'oggetto quindici giorni appena avanti il mio ingresso da una disgrazia, per cui se non avrei perduta la vita, di certo sarei stato ridotto a tale da non poterne più menomamente disporre a vantaggio delle anime Comunicai questo mio pensiero al Reverendo Padre Maestro, il quale confortommi a pregare onde avere dalla Bontà del Signore ulteriori lumi in proposito. Ciò feci e ben di cuore per quanto mi fu possibile col divin ajuto, e prosieguo con tutta confidenza; e sentendomi ognor più animato e pieno di coraggio il cuore che prima, parmi evidente ch'Egli per intercession di Maria mi chiamò alla Compagnia per questo, che io me ne vada all'India, colà guadagnargli anime e per questa via procurarmi l'eterna gloria Chepperò altro più non mi rimane che di pregare e scongiurare quanto so e posso la Paternità Vostra onde si degni concedermi la licenza di rispondere a questa divina chiamata, e nella Missione dell'India consumare la mia vita ad onore di Chi per sua bontà e misericordia me la diede e conserva; e versare il mio sangue per testimonianza del suo Santo Evangelio e del suo Santo Nome E sebbene io mi abbia pochissimo talento, parmi però di averne almeno tanto che basti per insegnare i rudimenti della nostra Santa Fede, a que' miei infelici fratelli e far loro conoscere il solo e vero nostro Dio e Colui che Egli degnossi di mandare a redimerci Cristo Gesù Ond'è che nuovamente la supplico per l'amore del nostro Salvatore, per i meriti della nostra dolcissima Madre Maria e per la divina gloria, pel cui maggior incremento è sì grandemente impegnata e sì accesa di zelo la Paternità Vostraa concedermi una tal grazia
Se non che siccome in questa cosa altro non voglio aver di mira che la pura Santissima volontà di Dio, di cui Ella è fedelissimo interprete, perciò mi rassegno volentierissimamente ed onninamente a quanto Ella si degnerà disporre
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di me sia riguardo a questa come a qualunque altra cosa
Intanto imploro la sua paterna benedizione, e me le raccomando di cuore nell'atto di professarmi
Di Vostra Paternità
Indegno figliuolo in Cristo
Ferdinando Dagot
Dal Noviziato di San Luca
presso Carrara, 14. Ottobre 1853.
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Al Molto Reverendo Padre // il Padre Beckx Preposito Generale della Compagnia di Gesù // Roma nella Casa Professa