de Filippi, Salvatore Stanislao Maria, Naples, July 5, 1853

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5

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880

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Pax Christi

Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro

Poichè è piaciuto a Dio nostro Signore eleggerla a Padre della sua Compagnia; onde indirizzarne i Figli a quell'altezza di perfezione che richiede il nostro Istituto, ed insieme per provvedere alle necessità di essi, si degni la Paternità Vostra Molto Reverenda di gradire una che forse sarà delle prime preghiere che le sono fatte dal momento dell'elezion sua.

Sono già quasi tre anni che piacque alla Misericordia di Dio precisamente chiamarmi allo stato Religioso della Compagnia stando alle nostre Scuole di Napoli fin dall'età di otto anni; se non che al manifestar che feci una tal Vocazione fu tanta la opposizione d'uno zio sotto la cui cura stava, che messomi sotto stretta guardia, onde non mi facessi più alle scuole, percosso senza riguardo, finalmente mi fece ritirare in Famiglia; ed ivi non è a dire quante arti il Genitore e la Famiglia intiera mossero per distogliermi e buone e tristi giugnendo a cacciarmi di casa, a bastonarmi in pubblica strada e trattare di matrimonio con non so chi, da essi detta di ricca Famiglia; e poichè non bastarono le mie pruove a convincerli di mia Vocazione volle il Signore far sentire la sua voce coll'orribile tremuoto del 14 Agosto 1851 che distrasse tutta la Città di Melfi d'onde trassi origine e natali; e ne uscimmo tutti di Famiglia illesi per puro miracolo di Maria Santissima; quindi al rappresentar che feci al Genitore il gastigo di Dio si mosse a promettermi di lasciarmi entrare nella Compagnia; ma dimenticato presto del tutto tornò à soliti pensieri, ed il Signore dispose che in un movimento d'impazienza arrivasse tanto oltre che venendogli a noja non potè contenersi dall'obbligarmi di scrivere al Padre Leonardo Fava allora Provinciale; venuta la favorevole risposta dopo avermi fatto sperimentare due altre volte in pubblica strada quanto sia terribile l'uomo sdegnato mi gittò lo scritto consenso facendo protesta di non volermi riconoscere per Figlio

In tutto il detto ha Vostra Paternità ad ammirare la misericordia di Maria Santissima. Lasciando stare ogni altra circostanza, dico che il giorno del tremuoto, Vigilia dell'Assunta, finiva un mese consacrato a Maria con atti di devozione e mortificazione, come si pratica dalla gioventù delle nostre scuole nel Mese di Maggio, ed in tal giorno prima che finissi gli ultimi fioretti ebbi permesso dal Genitore di farmi entrare nella Compagnia; ora per farmi ad esporre alla Paternità Vostra la mia preghiera, tralasciando altri benefizî di Maria; da qualche tempo Ella la pietosissima Madre si è compiaciuta darmi una speciale Vocazione alle Sante Missioni, in modo che io non poteva specialmente sul principio resistere à movimenti interni che aveva; onde mi obbligai con voto di addirmi a tal ministero, e scrissi subito al Molto Reverendo Padre Generale Roothaan di santa memoria, ma per l'[attrezzo] della lettera e per la sua malattia e morte non potei ricevere alcuna notizia; ora alla Paternità Vostra mi rivolgo pregandola di questa grazia, à Santissimi Cuori di Gesù e Maria, che prima dell'elezione mi fecero sapere esser Vostra Paternità il mio Angelo consolatore; Padre dell'anima mia glielo dico con tutto il sentimento del cuore, non posso rivolgere il pensiero e l'affetto dà quei luoghi dove Dio mi chiama; tanto che non mi ho potuto astenere dallo scriverle subito inteso in Refettorio l'avviso della sua elezione, e vado gemendo e dimandando ali di colomba per volare e riposarmi nella fatiga in aiuto di tante anime cieche; anzi nel momento che scrivo non può credere gli affetti del mio cuore; abbia intanto la Paternità Vostra come una disposizione di Dio, che un meschinissimo, privo di ogni bene e tiepidissimo suo Figliuolo le porga occasione di mostrare la carità e bontà sua verso tutti i sudditi; per cui certissimo mi si fa che non lascerà Vostra Paternità contentare le mie brame quanto prima.

Un altra grazia desidero; ed è che essendo il mio Cuore tutto di Gesù non mi fido di starne troppo distaccato; onde la prego di concedermi licenza di comunicarmi in tre giorno della settimana ad imitazione del Beato Alfonso Rodriguez.

Do fine a questa mia considerando i grandi affari che l'occupano; solo dico che in niun altro è riposta la mia speranza dopo i Santissimi Cuori di Gesù e Maria che nella Paternità Vostra Molto Reverenda, perchè Dio non può mancare nelle sue promesse, e non dubbito punto della sua carità circa quanto l'ho pregata.

Chieggo umilmente la Santa Benedizione, e raccomandandomi molto molto molto à suoi Santissimi Sacrifici ed orazioni mi dico -

Della Paternità Vostra Molto Reverenda

Umilissimo Servo nel Signore Gesù Cristo

Fratello De Filippis Salvatore Stanislao Maria Societatis Iesu N[ovitius]

Napoli dal Noviziato

5 luglio 1853.

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Napoli - 5. luglio 1853. Fratello de Filippis Novizio // Petit Missiones -

R[isposto]

Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Padre Nostro Pietro Bekx Preposito Generale // della Compagnia di Gesù - // Casa Professa // Roma

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Citation

“de Filippi, Salvatore Stanislao Maria, Naples, July 5, 1853,” ARSI, AIT 1, 880, Digital Indipetae Database, accessed September 19, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/2033. Transcribed by EF.