Pax Christi

Molto Reverendo in Cristo Padre.

Quantunque io sia persuaso che non ho nessuna delle doti specialmente richieste per la grazia che in questa mia le chieggo; pur nondimeno persuaso ancoraa che il Signore si diletta educere pauperes de stercore e per secondare ancora in qualche maniera, il movimento interiore della grazia che mi spinge; ho creduto di dover rinnovare sul finir dei miei studii Filosofici la dimanda altre volte fattale di andare alle missioni straniere. Vostra Paternità Reverenda si ricorderà forse che questa grazia ~~la~~ ho io già chiesto prima per iscritto nella dispersione, poi a voce in Salerno quando ebbi il piacere di vederla di presenza; forse in alcuna delle due volte le avrò manifestato essere in me questa inspirazione antica quanto la vocazione alla Compagnia e vale a dire fin dalla primissima età di 7. anni, d'allora in poi non mi è cessata mai, quantunque alcuna volta io stesso o fuori o anche dentro la Compagnia avessi cercato di distrarmene e in quest'anno specialmente mi è cresciuta per maniera che io, direi quasi, non posso fare a meno di scrivere a Vostra Paternità per ricordargliela almeno: dico almeno per ricordargliela, poichè se invece di far ciò semplicemente, potessi con questa dare l'ultima spinta che decidesse Vostra Paternità a contentarmi di presente, io mi riputerei fortunatissimo. Ne questo in vero sarebbe molto fuor di proposito, avendo io già compiuti gli studii di Filosofia, trovandomi per grazia di Dio in buona salute, all'età di 24 anni compiti, con qualche tintura di Teologia avuta nella dispersione, cosichè al far dei conti, non mi potrebbe essere che di giovamento, il compiere il resto degli studii o in tutto o nella maggior parte, ad esempio in Cina, in cui, mentre attenderei agli studii, potrei apprendere insieme la lingua, le costumanze ed abituarmi al vivere del nuovo paese. Anche la difficoltà del denaro pel viaggio potrebbe diminuirsi e forse togliersi affatto, dandomisi licenza di questuare per alcun poco.

Queste cose io espongo per cooperare in qualche maniera alla grazia di Dio, che forse pensa esser di gloria se di questo legno fracido, riesca pure a fare qualche bastone di scopa. Il Signore le inspirò ciò che è di sua maggior gloria, mentre io aspettando con ogni sommessione che si compia in me la volontà santissima di Dio, e pregando Vostra Paternità a raccomandarmi al Signore, Sono con tutto l'affetto. Di Vostra Paternità Reverenda

Infimo Servo e Suddito

Giovanni Meli Societatis Iesu

Benevento li 29 Giugno 1852.

(a) ancora nell'interrigo

Benevento 29. Giugno 1852 // Maestro Meli // Petit Missiones Sinarum

Al Molto Reverendo in Cristo Padre. // Il Padre Giovanni Roothan Generale della Compagnia di Gesù // Roma