de Angelis, Michele (1821-1855), Naples, December 18, 1847
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Molto Reverendo Padre,,
È questa la prima occasione che hò da poter scrivere alla Paternita vostra dandomi coraggio di farlo il sovvenirmi quanto le fosse a cuore che i suoi sudditi le manifestassero i di loro pensamenti, e la speranza di vedermi esaudito in ciò, di cui in questa mia le richieggo. E fù bel principio al mio disegno é opportuno che prima brevemente le appalesassi con qual ordine di providenza il Signore mi chiamò alla sua diletta Compagnia di Gesù. Mi pose Iddio da un lato un gran timore di perdere la sua divina grazia tra tanti pericoli del secolo, dall'altro un gran desiderio di servirlo nelle fatiche apostoliche, onde agevolarmi il sentiero più alto de' cieli, che s'aprono a tutt'i fedeli a seconda della fede e verità della promessa di Cristo. Già pensava d'eleggere perpetuo divorzio col lubrico suolo, ed in vece volarmene nel fido seno di questa santa religione a cui fui sempre vago in fin dà teneri anni, e non ad altro, che per segregarmi più presto dà turbolenti tumulti del medesimo e lavorare nella vigna del Signore. Ma poiché videro i Superiori la ritrosità dé miei genitori non mi vollero ammettere per allora, e persuadevanmi d'aspettare tempo più proprio per mandare a fine un sì santo desiderio. Intanto mi convenne aspettare fino ad esser già sacerdote, e durando ancora i genitori ad essere ritrosi prendere dovetti la risoluzione di tosto, e repentinamente partirmi di casa sicuro della prottezione di Dio. Tutto mi riuscì facile per mercè divina e dopo quasi tre mesi da che fui ordinato sacerdote entrai in Compagnia in cui vivo sano e salvo nel Signore, e mi auguro che la mi voglia Dio rendere sempre ricolma di celestiali dovizie, e di beneficenze superne. Tutte queste cose hò voluto dire alla paternità vostra, affinché non mi fosse ostacolo impetrare la grazia di cui la prego la pochezza d'anni di Compagnia, come non mi fù d'ostacolo a demeritarmi da Dio ulteriori grazie, poiché mio malgrado intrattenni d'eseguire i suoi divini voleri. Eccomi dunque più da vicino ad esporle i miei sentimenti. Fin dal primo entrare in Compagnia mi concesse Iddio fuor d'ogni mio merito distacco dà parenti totale svestendomi d'ogni carnale affetto, amandoli solo con quell'amore, che l'ordinata carità ricerca. Mi concesse ancora Iddio per sua divina misericordia indifferenza propria della nostra vocazione d'andare in varii luoghi, e vivere in qual si voglia parte del mondo. Ora ascolto l'enorme, e miserando bisogno sotto il cui peso plora, e geme l'America dè ministri del santuario e d'operarii, e cosa penserò io di far a gloria del Beneficentissimo Dio? Al certo non mi asterrò d'offrirmi alla paternità vostra, onde voglia farne di me quanto creda per maggior servizio di Dio ed aiuto di quelle anime. Mi offro per essere grato alla maestà di Dio; ma come quello che morto al mondo desidera di vivere solo a Cristo nostro Signore e di servirlo in qualunque parte del mondo. Quindi dal canto mio le confesso ingenuamente d'averne desiderio d'andare in America, non ostante non soffre mai l'animo mio di non essere esaudito su tale mia brama avvisandomi il giusto motivo che le divietò effettuire quanto io le chiedeva essere il non volere di Dio. Onde se per contrario mi venisse concesso sarei ricolmo di una grande gioja e terrebbe l'animo mio nella sua armonia [invescato], e sì che allora libero da ogni legame, ch'anzi da argine fiancheggiato, ne correrei al mio destino. Non più oltre procedo per non eccedere di più i limiti di quel che feci, e per non rapirle più di tempo nell'impiegarsi nella presente mia, nell'alto che le richieggo della sua paterna benedizione, e dell'intercessione sua presso l'Altissimo massime nel tremendo sacrificio della messa. Le bacio con riverenza le mani, e sono
Di Vostra Paternità
l'infimo de' figliuoli, e servi in Cristo
Padre Michele de Angelis Societatis Iesu
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Napoli - 18. Decembre 1847. Padre De Angelis // Petit Missiones
Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Padre Giovanni Roothaan della Compagnia di Gesù // Preposito Generale in // Roma