Torti, Benedetto (1817-1880), Loreto, October 15, 1846
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Molto Reverendo in Cristo Padre
Pax Christi
~Provincia Romana Loreto, 15 ottobre 1846.
Fratello Scolastico Benedetto Torti~
Due contrari sentimenti mi si destano dentro nell'animo, come mi fo a scrivere questa mia a Vostra Paternità, l'uno di timore, l'altro di speranza; del primo è motivo l'indegnità mia e l'ingratitudine usata con Dio, per cui pavento non abbiano mie preghiere ad ottenere felice riuscimento; del secondo n'è cagione la bontà grande del Signore che versa misericordie sopra di tutti, ed inoltre la tenera carità di Vostra Paternità pieghevole a consolare que' che le si raccomandano. Vengo adunque con tutta sincerità e confidanza a sporre il mio interno; assicurando che quanto son ora per dire è quello ch'io credo avanti a Dio dover manifestare, secondochè ne' Santi Esercizj ho conosciuto. Innumerevoli e grandi sono stati i benefici che Iddio benedetto si è degnato usare verso di me; più volte nella vita secolare sono stato campato da pericoli di morte, e da fortissime malattie, talchè la buona mia Madre dir soleva (e ben mel rammento) = figlio mio qualche gran cosa vuole Iddio da te =; maraviglioso fu il recarmi a Roma; nulla dico della vocazione alla Compagnia, la quale secondo me fu tutta prodigiosa, siccome potrà Ella conoscere da una narrazione che per ordine de' Superiori feci nel mio Noviziato. Ora io ho considerato al cospetto del Signore (e ne ho temuto assai) che il rendiconto sarà severo, quante volte non fia esatta la corrispondenza: eppure questa corrispondenza, lo confesserò schietto, non vi è stata; mentre questi anni di Compagnia anziché alla gloria del Signore ed alla mia spirituale perfezione pare siano da me stati diretti all'acquisto delle cognizioni scolastiche, ed al procacciamento di stima, al che mi spinge un inordinato affetto, che potria essermi di non lieve ruina. Ora ne' Santi Esercizi, fonte d'ogni bene, ho seriamente ponderato questo mio stato, e la determinazione che ho presa è tale, ch'io mi credo in coscienza obbligato a palesare a Vostra Paternità, avendomi à quella indotto non altro che la gloria del Signore, ed il vantaggio dell'anima mia. Il Signore mi chiama alle missioni degli Infedeli, a quelle cioè dove con zelo attende il Padre Basile; ed il desiderio che ne ho scritto è sì forte, che ebbi a sentire estremo dolore, allorchè rivedendo quell'ottimo Padre l'abbracciai affettuosamente, senza averlo potuto seguire. Padre mio per le viscere di Gesù Cristo, per la Vergine Santissima, per quanto vi ha di più venerando, la scongiuro a volere esaudire questo mio desiderio; e mi creda che farà un opera di somma misericordia verso di un misero quale io sono. Ho ponderato le difficoltà che potriano opporsi, e mi pare poter superare col divino soccorso: il sacrificio di dedicare tutto me e la mia vita a salvamento degli Infedeli l'ho fatto, e non altro bramo che un suo volere, il quale me lo renda accetto a Dio. Del resto io sono disposto, anzi gliel chieggo, Padre mio, di attendere alcun anno a studiare Teologia, perché ordinato Sacerdote possa volare dove mi chiama il Signore: il corso intero di Teologia non servirebbe ad altro che a dare pascolo a quell'interno affetto di che testè le ho favellato. Sono passati 29. anni di mia vita
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e non vedo avere operato quanto dovea: possa dunque questo resto di vita occuparsi tutto al servizio dell'Altissimo. Prostrato a' suoi piedi le rinnovo la preghiera: Ella (e mi perdoni tanto ardire) mi consoli con due sue righe che formino la mia unica consolazione. Baciandole con tutto il rispetto le Santissime mani, e chiedendole la Santa Benedizione mi confermo
Di Vostra Paternità molto Reverenda
Infimo in Cristo Figlio
Benedetto Torti Societatis Iesu
Loreto 15. Ottobre 1846.
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Loreto - 15 ottobre 1846. Maestro Torti Benedetto // Petit missiones
Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito Generale della Compagnia di Gesù // Nella Casa Professa del Gesù di // Roma