Polidori, Giulio Cesare (1770-1855), Genoa, June 8, 1846
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
L'oggetto, per cui Le scrivo questa mia, è un puro atto di carità verso il nostro Fratel Savio, il quale avendo a Vostra Paternità Molto Reverenda esternato più volte, e fin da vari anni indietro il desiderio ben vivo, che sempre ha nutrito di ajutare anch'Egli personalmente, e in proporzion delle sue forze, le Missioni straniere, m'ha pregato in visceribus Christi di rinnovarglene la memoria, essendosi preinteso, che il più presto sia per farvisi una qualche spedizione de' Nostri di questa Provincia.
Il prefato Savio Natale sembrami aver un buon Capitale di virtù morali, di buona indole, e pien di zelo per la salute propria, e per quella ancora de' Prossimi. Gode una sufficiente salute, sà leggere, e scrivere, e conosce bene le principali operazioni dell'Aritmetica. Sa ben l'Arte del Sarto, e di un buon Guardarobbiere. In quest'anno ha imparato discretamente bene a fonder Crocifissi, medaglie e bassi rilievi di metallo. Sà un po' di lingua francese, e forse potrebbe essere al caso di apprenderne qualche altra delle non tanto difficili per gli Italiania come la Spagnola; ed insomma fra gli altri Fratelli, che sono quì in Genova, e che egualmente che Lui han chiesto le Missioni, a me sembra essere Egli il più adattato per le Medesime. Badi, Caro Padre, che con questo mio Voto non pretendo giudicare, ch'Egli certamente sia per riuscirvi felicemente, e che perciò Vostra Paternità Molto Reverenda debba per questo solo conceder la grazia al Postulante: onde ben sicuro, ch'Ella consultando con Dio la richiesta del buon Fratello non si deciderà, che a quanto Vostra Paternità giudicherà in Domino, Le bagio devotamente le sagre mani, e chiedendole genuflesso la paterna di Lei benedizione, ho il bene di raccomandami altresì ai Suoi Santissimi Sacrifici pieno di stima e di filar rispetto
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Post Scriptum Fin dell'altra sera giunse quì il nostro nuova Reverendo Padre Provinciale, e nel dopo pranzo di jeri vi aprì la Sagra Visita. Stà in buona salute, grazie al Signore, egualmente che il suo Compagno. Abbiamo intesa con molta pena la perdita del Nostro Santissimo Papa; ma speriamo, che [...] per l'infinita sua misericordia ce ne' prepari giàb un degno Successore. Fiat Fiat, Amen Amen.
Infimo in Cristo Servo, e Figlio
Giulio Cesare Polidori Societatis Iesu
Genova della Casa Professa il dì 8 Giugno 1846
(a) per gli Italiani nell'interrigo
(b) già nell'interrigo
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Genova. 8. Giugno 1846 - Padre Polidori. // 1. Rinnova istanze per le Missioni a nome del / Fratello Savio, di cui descrive le doti naturali // e morali. // 2. Arrivo del Padre Provinciale
A Sua Paternità Molto Reverenda // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito Generale // della Compagnia di Gesù nella Casa Professa di // Roma.