Zuccoli, Giuseppe (1814-1882), Verona, February 21, 1846
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
~Provincia Romana - Verona, 21 febbraio 1846.
Padre scolastico novizio Giuseppe Zuccoli~
Pax Christi
Il pensiero che m’assicura, non mi fallirà un begnigno compatimento ove la mia causa non porti d’essere ascoltata; mi da animo di rivolgermi a Vostra Paternità Molto Reverenda notificandole i sentimenti e desideri dell’animo mio, chiedendo insieme di poterneli soddisfare.
Faccio adunque sapere a Vostra Paternità come il Signore, sino da quando ero fuori al secolo, mi aveva posto nel cuore un vivo desiderio di poter giovare in qualche modo alla salute di quelli che vivono nell’ignoranza di Dio, o che pur conoscendolo, sono privi di Ministri che ne li istruiscano circa i suoi Misteri e distribuiscano loro il tesoro di quelle grazie che Nostro Signore ha lasciato alla Chiesa nei Santissimi Sacramenti. Ora più maturamente considerato tale ministero nei mesi d’acchè sono entrato in Religione, stato da me anche per tale oggetto volentieri abbracciato, per potere cioè con miglior agio considerare detta cosa, e mettermi sulla via di mandarla ad effetto, qualora la perseveranza di tale sentimento accennasse di venire più alto che da umano pensiero che presto svanisce; trovai di non potere distornar la mia mente da tale disegno, senza far onta all’infinita Bontà che me ne dà un vivo continuato desiderio, anzi eccitamento a parteciparlo alla PaternitàVostra in un con la più viva istanza onde mi sia concesso consecrare i miei giorni e così tante fatiche.
Per verità veggo io stesso non essere questa domanda da farsi da un novizio di pochi mesi, mentre in questa benedetta Compagnia tanti aspettano una tal grazia, già vecchi di religione, provati di virtù, forniti di ogni capacità; puro considerando il desiderio che ogni dì si accresce, la mia età già inoltrata, la salute che tuttavia mi accompagna, le personali qualità che mi danno maggior attitudine a fatiche di corpo, che a lunghe occupazioni mentali, e la felice
necessità
//
in che sarei d’offerire ogni giorno al Signore qualche travaglio in isconto de’ miei peccati; non ho saputo contenermi dell’indirizzare la presente a Vostra Paternità lusingandomi, che i miei voti, le mie circostanze, specialmente quella dell’età più che matura, potrebbero ottenermi ciò che pur non mi potrebbe altrimenti toccare, se non dopo lungo tempo. Quanto mi chiamarei avventurato, se potessi in un coi vantaggi dell’obbedienza trovati entrando in Religione, chiamare sopra di me quelle benedizioni promesse a chi evangelizza la pace.
La lettera dal Padre Mengarini che si lesse in Refettorio mi destò nuovi e più vivi sentimenti di compassione, sopra quelle infelici tribù cui tuttavia non è arrivata la luce del Vangelo, ne io penso che lo scopo di tale lezione sia stato quello di svegliare inutili desiderj; ma bensì di preparare degli animi per tali fatiche. Eccomi adunque ai piedi di Vostra Paternità domandando di poter soccorrere a que’ barbari per la converzione de’ quali sembra non altro desiderarsi che coppia di operai. Quantunque però mi senta molto inclinato a poter giovare a queste povere tribù, ciò non pertanto mi offro volentieri, a quella qualunque siasi delle missioni, cui l’obbedienza fosse per destinarmi, sieno Piedi Neri, sieno altri, giacchè sarò estremamente consolato, qualora mi venga concesso di potere in qualunque siasi parte consummare questo rimasuglio di vita a vantaggio di quegli infelici, che pur sono compresi nel prezzo del sangue prezioso versato da Gesù Cristo.
Sicuro che la carità di Vostra Paternità Molto Reverenda non ricuserà dare qualche pensiero a quanto Le domanda l’infimo de suoi figli; protesto ingenuamente che, ove giudicasse tornare a maggior gloria di Dio farmene grazia Le sarei grato coll’interessarmi un qualunque siasi sacrificio e possibil fatica.
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Umilissimo ed Obbedientissimo figlio in Cristo
Giuseppe Zuccoli Novizio della Compagnia di Gesù
Verona li 21 Febbraio 1846
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Verona 21. febbraio 1846 - Padre Zuccoli // Espone il vivo desiderio che sin dal secolo avea // di adoprarsi nella conversione degl'infedeli, cre//sciutogli e confermato nella Compagnia. Perciò // ne fa viva istanza, specialmente per Missione // de' Piedi neri, pronto però a qualunque altra.
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Giovanni Rootaan Generale della Compagnia di Gesù // Roma